Usufrutto chi paga il mutuo? Per rispondere a questa domanda è necessario entrare nel dettaglio delle caratteristiche dei mutui concessi per la nuda proprietà, ossia il possesso di un immobile senza la possibilità di godere diritti reali.
Nuda proprietà e usufrutto: chi paga il mutuo
Per entrare nel vivo del tema usufrutto chi paga il mutuo è bene ricordare prima di tutto che il contratto di acquisto della nuda proprietà prevede numerosi vincoli, motivo per cui la banca richiede più garanzie, una di queste è che l’usufruttuario partecipi assieme al nudo proprietario al pagamento delle rate.
Si tratta di un meccanismo simile a quello che vede un coobbligato tenuto a intervenire in caso di mancato pagamento delle rate da parte del beneficiario principale di un contratto di mutuo.
Usufruttuario: ecco quali sono i suoi diritti
Per capire fino in fondo come funzionano le cose in merito a usufrutto chi paga il mutuo è bene ricordare che l’usufruttuario, che ha in alcuni casi il dovere di intervenire nel pagamento della rate, ha la facoltà di affittare l’immobile nel corso del godimento del diritto di usufrutto.
In sede di formalizzazione del contratto di locazione o di vendita saranno necessarie le firme di uno e dell’altro soggetto.
Diritto di usufrutto: come funzionano le imposte
Dopo essere entrati nel vivo di usufrutto chi paga il mutuo è necessario considerare il nodo delle imposte. Come funzionano le cose in questo caso? Facendo riferimento a coefficienti, i cui valori sono reperibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, grazie ai quali è possibile suddividere il valore della piena proprietà tra nuda proprietà e usufrutto.
Nel caso specifico della nuda proprietà, sarà possibile parlare di una base imponibile più bassa rispetto ai casi in cui a essere oggetto della compravendita è la piena proprietà.
Detrazioni: spettano all’usufruttuario o al nudo proprietario?
Non basta specificare usufrutto chi paga il mutuo, ma è necessario approfondire la situazione e vedere anche chi ha diritto alle detrazioni degli interessi passivi.
Per capire come vanno le cose in tali situazioni è utile prendere come riferimento la circolare 20/E dell’Agenzia delle Entrate del maggio 2010, che ha stabilito che un usufruttuario che ha acceso un mutuo per acquistare la piena proprietà di un immobile concesso in usufrutto a un parente stretto – per esempio un figlio – ha la facoltà di detrarre dall’Irpef il 19% degli interessi passivi, prendendo come riferimento l’intero valore dell’immobile.
Per quanto concerne invece gli obblighi dell’usufruttuario, è opportuno ricordare che in questo novero rientrano il pagamento delle imposte comunali e delle spese di manutenzione ordinaria. Risulta inoltre obbligato a mantenere integra la proprietà e a non operare modifiche radicali senza l’autorizzazione del nudo proprietario, a cui spetta invece il pagamento delle spese straordinarie.