Ecco come si calcola il TFR per colf e badanti
Nonostante la condizione economica nel nostro Paese non sia delle più rosee sono in molti gli Italiani ad avere alle proprie dipendenze collaboratori o collaboratrici domestiche. Ma se avere una colf è una comodità che non tutti si possono permettere, la fine del rapporto di lavoro, invece, porta con sé alcune questioni da risolvere, primo su tutti il calcolo del TFR.
Ma cos’è e come si calcola il trattamento di fine rapporto colf? Il TFR è il risultato della liquidazione accumulata durante l’anno per ogni giornata di lavoro retribuito, che a fine anno viene accantonata e la cifra riportata nel CUD. La quota di TFR annuale è poi sommata a quelle degli anni precedenti.
Cosa spetta ad un collaboratore domestico allo scadere del contratto colf?
La somma delle quote viene rivalutata annualmente e al termine del rapporto di lavoro il datore versa alla colf sia le quote accantonate e rivalutate al mese di termine del servizio, sia la quota maturata nel periodo conclusivo del rapporto lavorativo.
Per rendere più snello il calcolo finale del TRF è consigliabile procedere annualmente con la stima della quota da accantonare. La procedura per calcolare la quota annua si divide in più fasi:
1. Determinare la retribuzione annua utile ai fini del TFR
2. Determinare la quota annua di accantonamento
3. Rivalutare le quote accantonate negli anni precedenti
Così facendo sarà possibile sapere ogni anno a quanto ammonta il TFR spettante alla colf, e al termine del rapporto di lavoro basterà determinare la quota del periodo di lavoro conclusivo, comprensiva delle indennità, e sommarla alle quote rivalutate degli anni precedenti.