Cos’è e cosa rappresenta il tasso di sostituzione Inps?
Il tasso di sostituzione Inps è il rapporto fra la prima pensione e l’ultima retribuzione percepita. Il valore del tasso indica quindi l’importo della pensione in percentuale dell’ultima retribuzione. Quando si parla di calcolo della pensione, le norme fanno generalmente riferimento al reddito lordo che compare nella dichiarazione dei redditi o in busta paga. Allo stesso modo, la pensione calcolata dalle norme di legge è l’importo ante imposte.
Come molti sapranno esiste una netta differenza tra questi importi e le effettive somme percepite dai contribuenti. È importante quindi chiarire se gli importi stimati dagli strumenti di calcolo della pensione futura considerano o meno le imposte Irpef. Se nel calcolo non sono considerate le tasse, si parlerà di importo lordo, se queste sono considerate si farà riferimento all’importo netto. Sui redditi da lavoro sono dovuti sia le tasse che i contributi sociali, mentre sulla pensione sono dovute esclusivamente le tasse.
Tasso di sostituzione Inps netto e lordo
Un altro dato di cui tenere conto è la progressività dell’Irpef, che determina l’aumento dell’aliquota effettiva applicata al reddito, al crescere della base imponibile. Fatte queste considerazioni risulta chiaro che la pressione fiscale complessiva applicata al reddito da lavoro è maggiore di quella applicata alla pensione.
Il tasso di sostituzione Inps calcolato al lordo dell’imposizione fiscale risulterà quindi sempre minore del tasso di sostituzione relativo a pensione e reddito al netto delle tasse. Anche in questo caso la misura dello scostamento dipenderà dalla situazione di pensione e reddito del soggetto. Nello specifico il tasso di sostituzione netto può variare da 5 a 20 punti percentuali in più rispetto a quello lordo