Tassi mutui prima casa Inpdap 2016: ecco cos’è cambiato

Tassi mutui prima casa Inpdap 2016: ecco cos’è cambiato - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Caratteristiche, requisiti e nuovi tassi mutui prima casa Inpdap

Tassi mutui prima casa Inpdap 2016: quali le novità? I mutui Inpdap sono finanziamenti a condizioni agevolate concessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps (ufficio in cui sono confluite tutte le pratiche ex Inpdap) a dipendenti e pensionati del settore pubblico.

I tassi mutui prima casa Inpdap sono definiti periodicamente dall’Inps tramite determinazione presidenziale.

Riservati ai soggetti iscritti da almeno un anno alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, i mutui ex Inpdap sono concessi per tre tipologie di interventi:

  • acquisto o costruzione della prima casa
  • acquisto o costruzione di un box o posto auto da utilizzare come pertinenza della casa di residenza
  • esecuzione di opere di manutenzione, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione della prima casa.

In ogni caso, ai fini dell’accesso al credito, è fondamentale che l’immobile oggetto di mutuo (o cui si fa riferimento) sia l’unico in possesso del richiedente e non sia registrato al catasto come abitazione di lusso.

Per ottenere il mutuo è necessario che anche gli altri membri del nucleo familiare non siano proprietari di nessun altro immobile sito sul territorio familiare.

Nuovi tassi mutui prima casa Inpdap e condizioni contrattuali

L’importo massimo finanziabile varia a seconda della finalità del mutuo, tuttavia non è mai possibile superare la soglia dei 300 mila euro.

Per quanto riguarda la durata, questa può essere di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. tuttavia se alla data di presentazione della domanda il richiedente ha già compiuto il 65esimo anno di età la durata massima prevista è di 15 anni.

Il piano di ammortamento è “alla francese” con rate semestrali posticipate di importo costante, definite in funzione dei tassi d’interesse fissati con provvedimento dell’Istituto. Il rimborso avviene tramite MAV precompilati resi disponibili dall’Istituto.

Come definito dalla determinazione del presidente dell’Inps dell’8 ottobre 2015, i tassi mutui prima casa Inpdap attualmente in vigore sono pari a:

  • 2,95% per i mutui a tasso fisso
  • Euribor a 6 mesi (calcolato su 360 giorni) maggiorato di 200 punti base, per i mutui a tasso variabile.

Va precisato che per la definizione del tasso variabile fa fede il valore del parametro Euribor rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente.

Come richiedere la modifica del tasso interessi mutuo prima casa Inpdap

Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento inoltre il mutuatario può richiedere la modifica del tasso di interesse, passando da fisso a variabile e viceversa.

Opzione che tuttavia può essere esercitata una sola volta durante il periodo di rimborso, e solo a condizione che siano decorsi due anni dal perfezionamento del contratto di mutuo.

Possono chiedere la variazione del tasso di interesse anche quanti hanno già in corso un mutuo Inps ex Inpdap. In questo caso la domanda deve essere presentata dal 1° ottobre 2015 al 31 marzo 2016. Il modulo per la richiesta è disponibile online nella sezione “Modulistica” del portale inps.it.

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