Sospensione mutui agevolati per dipendenti e pensionati pubblici
La sottoscrizione di un mutuo rappresenta un impegno economico che, solitamente, si protrae per diversi anni. Non è raro però che chi ha in corso un finanziamento si trovi in difficoltà con il rimborso delle rate di ammortamento. Situazione in cui la sospensione delle rate può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza. Opzione che di recente è stata introdotta anche per chi ha in corso i mutui Inps ex Inpdap grazie alla sospensione mutui Inpdap.
I mutui Inps ex Inpdap sono linee di credito a condizioni agevolate erogate dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps tramite un apposito fondo credito. caratterizzati da condizioni particolarmente vantaggiose, questi prodotti rappresentano un’alternativa senza dubbio allettante ai finanziamenti che si possono reperire tramite il tradizionale circuito bancario.
Al fine di garantire a dipendenti e pensionati pubblici un’offerta in linea con le condizioni dell’attuale mercato mutui, l’Inps ha modificato di recente le condizioni applicate ai finanziamenti ipotecari. Con l’approvazione del nuovo Regolamento Mutui Inpdap, in vigore da ottobre 2015, è stata introdotta la possibilità per i mutuatari di richiedere la sospensione delle rate di ammortamento.
Possibilità che però è appannaggio solo di quanti soddisfano una serie di condizioni. Similmente a come accade con gli istituti di credito, infatti, la sospensione delle rate viene concessa solo a quanti si trovano in condizioni di effettiva difficoltà. Nello specifico, l’Inps prevede la sospensione mutui Inpdap solo per chi si trova in situazioni di morosità incolpevole.
Chi può ottenere la sospensione mutuo Inpdap
Come già accennato, la sospensione mutui Inpdap è possibile solo per i mutuatari che si trovano in situazioni di morosità incolpevole. Status che l’Inps riconosce nei seguenti scenari.
- Malattia del titolare del mutuo, o del coniuge, tale da comportare una riduzione della capacità economica del nucleo familiare, in seguito ad aspettativa senza assegni o al taglio della retribuzione.
- Morte del titolare del mutuo o del coniuge.
- Involontaria perdita del posto di lavoro da parte del titolare del mutuo o del coniuge.
- Spese mediche chirurgiche e ricoveri ospedalieri, avvenuti in seguito a malattia o infortunio, di un membro del nucleo familiare del titolare del mutuo.
- Eventi calamitosi avvenuti nel territorio in cui sorge l’immobile oggetto del finanziamento e che siano stati dichiarati dalle autorità competenti.
- Spese sostenute per l’assistenza continuativa ad un membro del nucleo familiare del titolare del mutuo.
- Spese per la separazione giudiziale del titolare del mutuo, a condizione che sia avvenuta entro due anni dalla presentazione dell’istanza di sospensione del mutuo.
- Furto o danni causati all’abitazione di residenza familiare del mutuatario non coperti da assicurazione, solo se avvenuti entro due anni dall’istanza di sospensione dell’ammortamento o di rinegoziazione del mutuo.
Come richiedere la sospensione rata mutuo 2024
Ora che abbiamo visto quali sono le situazioni in cui è possibile richiedere la sospensione delle rate del mutuo, passiamo alla questione della domanda. La richiesta deve essere presentata alla direzione provinciale Inps competente per territorio.
Affinché venga accettata è necessario che l’istanza sia presentata entro il 90esimo giorno successivo alla scadenza della seconda rata non pagata. In caso contrario non sarà possibile richiedere la sospensione dei pagamenti, poiché l’Inps attiverà le procedure per il recupero coattivo del capitale.
Le richieste di sospensione dei pagamenti sono valutate da un’apposita Commissione che opera secondo criteri prefissati e resi noti dall’Inps con il messaggio n. 1719 del 19 aprile 2016. Contestualmente alla sospensione è possibile richiedere anche la rinegoziazione del mutuo.