Il mutuo per l’acquisto della casa o per la ristrutturazione di un immobile è un investimento molto importante, durante il quale si possono incontrare delle difficoltà causate da eventi come la perdita del lavoro. In questi casi è possibile affrontare il problema richiedendo la sospensione del mutuo per un anno.
Moratoria sui mutui: ecco come funziona
Grazie alla moratoria sui mutui, frutto dell’accordo tra Abi e alcune associazioni di consumatori, è possibile richiedere la sospensione del mutuo per un anno, pagando per un lasso di tempo pari a 12 mesi soltanto la quota interessi.
La moratoria deve essere richiesta direttamente alla propria banca, che ha tempo 20 giorni per fornire una risposta negativa o positiva.
Sospensione mutuo: i requisiti
Per accedere alla moratoria e concretizzare la sospensione del mutuo per un anno è necessario rispondere a specifici requisiti. Quali sono? Ecco i più importanti:
- Mutuo (anche surroga) finalizzato all’acquisto della casa d’abitazione o alla ristrutturazione e di valore non superiore a 150.000€
- Ritardi nel pagamento delle rate non superiori ai 90 giorni consecutivi
- Difficoltà economiche legate alla perdita di un posto di lavoro a tempo indeterminato, alla riduzione dell’orario lavorativo per un lasso di tempo superiore ai 30 giorni, alla cassa integrazione
- Mancanza di una polizza assicurativa finalizzata alla copertura delle rate in caso di perdita del lavoro da parte del titolare del contratto di mutuo
Moratoria sui mutui 2015/2017: è possibile chiederla più volte?
Dopo aver usufruito di una sospensione del mutuo per un anno è possibile richiederla di nuovo? Le possibilità di ottenere una nuova moratoria sono in generale molto rare. Nonostante questo è fondamentale ricordare che è possibile richiederla dopo che sono trascorsi almeno 24 mesi dall’avvio dell’istruttoria precedente e 12 mesi dal periodo di sospensione della quota capitale della rata.
Mutui: cosa fare in caso di difficoltà economiche
Se la banca non accetta la richiesta di sospensione del mutuo per un anno è possibile affrontare una situazione di difficoltà economica e continuare a rimborsare le rate? In questi casi esistono diverse alternative, come per esempio la rinegoziazione.
Questa fattispecie, introdotta sul mercato immobiliare sulla scia della surroga per evitare agli istituti di credito di perdere clienti, prevede la possibilità di ridiscutere le condizioni di rimborso del piano, questo senza cambiare istituto di credito di riferimento.
La rinegoziazione rappresenta in questo caso un vantaggio anche per la banca, che evita di bloccare per troppo tempo i pagamenti e di dover procedere con l’esecuzione dell’ipoteca, che richiede anche 24 mesi, durante i quali l’istituto di credito non ha modo di incassare le rate arretrate.
La rinegoziazione, quando riguarda un mutuatario in difficoltà, prevede soprattutto la riduzione della rata mensile, con chiare conseguenze sulla durata del piano di ammortamento.