Vedere riportati nero su bianco i dati pertinenti al rimborso di un mutuo è un’operazione cruciale da considerare nei momenti che precedono la stipula del finanziamento. Per questa ragione è utile ricorrere alla simulazione mutuo ex Inpdap Inps destinato alla prima casa, una funzionalità online che in pochi istanti consente di verificare rate, costi, tassi e tanti altri preziosi dettagli.
Cosa fare per ottenere una simulazione mutuo Inps ex Inpdap personalizzata con tassi aggiornati 2024
Come eseguire la simulazione mutuo ex Inpdap Inps 2024? Come ricorrere alle funzionalità offerte dall’Istituto nazionale della previdenza sociale che portano al calcolo del finanziamento per la prima casa? Sono sufficienti pochi momenti e requisiti tecnici davvero minimi.
L’utente deve raggiungere la pagina principale del sito ufficiale dell’Istituto, rispondente all’indirizzo web www.inps.it. Sarà poi necessario un click su “Tutti i servizi”. Questa icona è presente a fianco al logo Inps, nella parte superiore sinistra dell’interfaccia del portale.
Verrà aperta così la pagina chiamata “Prestazioni e servizi”, dalla quale è semplice trovare il servizio che serve alla simulazione mutuo ex Inpdap Inps. L’utente dovrà fare un nuovo click su “Gestione dipendenti pubblici: gestione mutuo ipotecario edilizio”.
Questa funzionalità può essere trovata scorrendo i vari servizi oppure usando i filtri. Di questi ve ne sono tre, quello che riguarda il tipo di utente, il tema e le parole chiave pertinenti.
La pagina di simulazione del mutuo ex Inpdap Inps propone vari collegamenti che consentono di eseguire diverse operazioni, tra cui simulazione del piano di rimborso, simulazione dell’estinzione anticipata.
L’utente dovrà infatti usufruire del link “simula piano di ammortamento” e poi dell’altro collegamento “Procedi con la simulazione”. A questo punto non resta che immettere i dati cruciali per l’effettivo calcolo: la tipologia di tasso di interesse, il valore immobiliare dell’abitazione coinvolta, l’entità del mutuo, la durata e altri particolari.
Una volta compilati tutti campi richiesti dalla simulazione mutuo ex Inpdap Inps, l’utilizzatore potrà prendere visione del piano di ammortamento con i particolari più pertinenti: l’importo presunto della rata, le scadenze, le quote interessi e capitale, eccetera.
La funzionalità di calcolo prevede l’opzione di ottimizzazione del rapporto importo durata. Da considerare per capire quali sono gli effettivi piani di ammortamento più sostenibili in rapporto alle proprie capacità di rimborso.
A chi richiedere maggiori informazioni sul calcolo mutuo ex Inpdap
Qualora la simulazione mutuo ex Inpdap Inps fornisca risultati interessanti, l’utente, se dispone dei requisiti, può contattare la propria sede Inps di riferimento. In alternativa può rivolgersi al Contact center: il numero, per la rete fissa, è 803 164, per quella mobile invece 06 164 164. Gli orari da rispettare sono: dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato dalle 8 alle 14.
Il mutuo ex Inpdap Inps è rivolto agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, sia quelli in attività (che dispongono di un contratto lavorativo a tempo indeterminato) sia i pensionati. Prevista una anzianità di iscrizione di almeno un anno.
Il regolamento Inps fornisce varie opzioni per quello che riguarda la durata del mutuo. L’arco temporale minimo è di 10 anni, ma può estendersi fino a 30. Questo criterio generale non viene applicato a coloro che hanno un’età a partire da 65 anni.
Quest’ultimi iscritti sono soggetti a una soglia massima ricondotta a 15 anni. Altro tratto basilare del mutuo è costituito dal tipo di tasso, fisso o variabile. Per il primo viene applicato il sistema Loan To Value, i criteri di riferimento sono quelli riportati nella seguente tabella.
TAN in rapporto alla percentuale di intervento
Durata
(fino a) <= 50% 50% – 80% > 80%
10 anni 1,15% 1,33% 1,73%
15 anni 1,51% 1,69% 2,20%
20 anni 1,65% 1,83% 2,38%
25 anni 1,97% 2,03% 2,65%
30 anni 1,97% 2,03% 2,65%
Il tasso variabile è stato aggiornato sul finire del 2024, il criterio pertinente è l’Euribor a 3 mesi, computato su 365 giorni, maggiorato di 200 punti base. Le rilevazioni fanno riferimento al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre.