Quando ci si trova in difficoltà con il rimborso delle rate si può optare per la rottamazione mutuo. Di cosa si tratta? Della possibilità di trasferire il finanziamento da un istituto di credito a un altro. Facendolo si mantengono ipoteca e debito residuo ma si possono ridefinire le condizioni di rimborso.
Surroga del mutuo: come funziona, come si richiede
La rottamazione mutuo altro non è che la possibilità di ricorrere alla surroga. Questa fattispecie è stata introdotta nel 2007 in seguito al varo della Legge Bersani. Il suddetto decreto ha stabilito il fatto che, in caso di trasferimento del mutuo da un istituto di credito a un altro, non siano necessarie spese.
Questo rende la surroga particolarmente vantaggiosa. Da ricordare è che può essere richiesta in qualsiasi momento. In generale è bene specificare che la banca surrogata, ossia quella di origine, è tenuta ad accettare la richiesta.
La banca surrogante, ossia l’istituto presso il quale si vuole trasferire il finanziamento, non è invece obbligata ad accogliere l’istanza in maniera positiva.
La Legge Bersani non ha fornito specifiche in merito al tempo minimo che deve trascorrere tra l’accensione del mutuo e la richiesta di surroga. Gli istituti di credito, però, tendono a concederla dopo minimo 6 mesi. In questo modo possono avere le idee più chiare sull’affidabilità creditizia del mutuatario.
Mutuo Rottamazione ING Direct: pro e contro del piano
Per avere un esempio chiaro in merito alla rottamazione mutuo possiamo chiamare in causa l’omonimo piano di ING Direct.
Pensato per chi vuole trasferire un mutuo senza toccare l’ipoteca, questo prodotto permette di richiedere un finanziamento massimo pari all’80% del valore dell’immobile. La somma ottenibile può andare dagli 80.000€ a massimo 1.000.000.
Sostituzione: un’altra soluzione per migliorare la sostenibilità del mutuo
Nell’ambito delle soluzioni di rottamazione mutuo spicca la surroga ma è possibile trovare anche la sostituzione. In cosa consiste? Nella possibilità di estinguere il mutuo e di richiedere un finanziamento ex novo.
Questa strada inizialmente può rivelarsi onerosa. Per quale motivo? Per il semplice fatto che il cliente deve sobbarcarsi le spese di chiusura dell’ipoteca e quelle per il nuovo mutuo.
Ciò vuol dire pagare spese di perizia e oneri d’istruttoria. Di positivo c’è che si possono ridefinire da capo le condizioni di rimborso.
Rinegoziazione: perché richiederla
Fra le alternative di rottamazione mutuo è presente anche la rinegoziazione. Grazie a questa fattispecie è possibile modificare le condizioni di rimborso del mutuo senza cambiare banca.
Il principale vantaggio è insito proprio in questo aspetto e nella possibilità di continuare il rapporto con un istituto già conosciuto. Le banche, dal canto loro, tendono ad accogliere con favore le richieste dei clienti.
I motivi sono due. Se l’istanza arriva da un pagatore virtuoso si evita di perderlo. Quando, invece, arriva da un mutuatario in difficoltà si elimina il rischio della sempre difficoltosa procedura esecutiva.