Richiesta prestiti tra crisi economica e sofferenza bancaria

Richiesta prestiti tra crisi economica e sofferenza bancaria - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Come tutti gli anni e per tutte le categorie, Gennaio è il mese dei bilanci ma anche il mese dei futuri obiettivi, secondo un’indagine statistica infatti la richiesta dei prestiti da parte di molti italiani ha subito un calo, soprattutto per la difficoltà all’accesso al credito.

Scegliere il prestito adeguato alle esigenze della famiglia non è un’impresa semplice, è necessario considerare ogni dettaglio ma soprattutto analizzare i diversi rischi che comporta soprattutto per quanto riguarda la scelta dei tassi di interesse che le finanziarie applicano e che potrebbero riservare brutte situazioni, proprio per questo motivo diventa fondamentale confrontare le varie offerte proposte.

Dopo il successo dei prestiti ottenuto  fino al 2012, vista la maggiore erogazione e richiesta dalla famiglie italiane, dal primo periodo del 2013 al primo mese del 2014 la richiesta di prestiti ha subito un brusco calo, sicuramente determinato dalla grave situazione economica in cui versa il nostro Paese ma anche dalla difficoltà di accesso al credito.

Secondo i dati diffusi dall’Associazione Bancaria Italiana sarebbe infatti a -3,9% della richiesta prestiti alle finanziarie rispetto al -4% che veniva erogato alla fine del 2013.

Dal mese di gennaio inoltre il tasso di interesse applicato è del 3,47% con un valore equivalente al dicembre del 2013, contro invece un tasso che sfiorava il 5,48% della fine del 2007, dato importante ma che però non ha provocato alcun rialzo della richiesta prestiti da parte degli italiani.

Dati che riportano alla luce la drammatica situazione economica che sta vivendo il nostro Paese, da un lato la flessione della richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane, e dall’altro la sofferenza bancaria  conseguente alla crisi economica.

Prestiti Inpdap: Macro Aree

INPS ex Inpdap: info utili

Banche Convenzione Prestiti INPS ex INPDAP

News 2023 2024: gestione INPDAP