Il regolamento per l’erogazione dei mutui agevolati
Regolamento mutui Inpdap: cosa è cambiato? Nel 2014 l’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica ha emanato un regolamento che prevede la modifica delle modalità di accesso al credito e le caratteristiche dei mutui agevolati offerti dall’ente.
I prestiti Inpdap hanno una durata che va da 10 a 30 anni e possono essere richiesti da tutti gli iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
I beneficiari devono inoltre essere assunti con contratto a tempo indeterminato, con un anzianità minima di un anno, sia per acquistare un immobile sia per provvedere alla ristrutturazione di un immobile di proprietà.
I tassi
I prestiti possono essere a tasso fisso o variabile. In base a quanto fissato dal Regolamento del 2014, il Tan fisso si attestava al 3,90% e quello variabile era pari al 3,50% per i primi 12 mesi e dalla terza rata in poi era pari all’Euribor 6 mesi, maggiorato di 100 punti base.
Con l’approvazione del nuovo Regolamento invece scegliendo un mutuo a tasso fisso il Tan applicato è pari al 2,95% per l’intera durata del rimborso. Mentre se si sceglie di sottoscrivere un finanziamento a tasso variabile il Tan è pari al valore dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 200 punti base.
Per la definizione del tasso variabile fa fede il valore del parametro Euribor calcolato su 360 giorni e rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente a quello dell’erogazione del mutuo. I nuovi tassi sono stati fissati con la determinazione presidenziale n. 110 del 8 ottobre 2015.
Le somme erogabili
In base alle norme stabilite con il regolamento mutui Inpdap approvato nel 2014, il rimborso dei finanziamenti avviene tramite rate semestrali costanti posticipate e il massimo erogabile non può superare i valori limite di 300 mila euro per l’acquisto di un immobile e di 100 mila euro per le spese di ristrutturazione.
Infine in aggiunta all’importo erogabile è possibile concedere una somma che copra le spese da sostenere per eventuali perizie tecniche, accensione di polizze assicurative, il pagamento della tassa di iscrizione ipotecaria e di registrazione del contratto di mutuo, fino ad un massimo di 5 mila euro.
Tuttavia con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, approvato con la determinazione presidenziale n. 79 del 24 luglio 2015, le somme finanziabili sono state alzate e le finalità previste per i mutui Inps ex Inpdap incrementate.
Le novità in vigore per il 2017
Al momento infatti sono previste tre categorie di finalità per i mutui Inps ex Inpdap a condizioni agevolate. Riportiamo di seguito tutte le casistiche previste dal nuovo Regolamento mutui Inpdap.
- Acquisto, costruzione, assegnazione da società cooperative in proprietà divisa, ampliamento o completamento su terreno di proprietà di un’abitazione destinata a diventare la residenza del richiedente.
- Esecuzione di interventi di adattamento, manutenzione, trasformazione, ampliamento o ristrutturazione della casa di proprietà del pensionato o dipendente pubblico che richiede il mutuo.
- Acquisto o costruzione in proprio di un posto auto o di un box auto da destinare a pertinenza della casa di proprietà dell’iscritto, da cui deve distare non oltre cinquecento metri.
I nuovi importi
Le somme finanziabili variano a seconda dell’intervento che si intende finanziare. Per l’acquisto della casa, e gli altri interventi che rientrano nella prima categoria, la soglia massima è fissata a 300 mila euro. Per gli interventi di ristrutturazione e simili invece è previsto un limite massimo di 150 mila euro. Per le finalità indicate al terzo punto la soglia è fissata a 75 mila euro.
Ci sono state modifiche al Regolamento Mutui Inpdap anche per quanto riguarda la somma aggiuntiva, che il mutuatario può richiedere per far fronte alle spese legate al prestito.
In base a quanto fissato da Regolamento approvato a luglio 2015 è possibile ottenere somme fino a un massimo di 6 mila euro. Importo sul quale verrà applicato lo stesso tasso del mutuo.
A differenza di quanto accadeva in passato però questa somma aggiuntiva può essere richiesta solo per far fronte a documentate spese relative alla polizza assicurativa facoltativa sottoscritta a garanzia del mutuo.
Condizioni per ottenere il mutuo
Ricordiamo che ai fini dell’accesso al credito è necessario che l’abitazione cui si fa riferimento non possa essere considerata abitazione di lusso, ai sensi del DM n. 1072 del 2 agosto 1969. È necessario inoltre che la casa in questione sia l’unica di proprietà dell’iscritto, fatta eccezione per alcuni particolari casi indicati nel Regolamento Mutui Inpdap.
L’importo massimo del mutuo non può superare il valore dell’abitazione, come accertato dai tecnici dell’Inps né il prezzo di acquisto della casa indicato nell’atto di compravendita dell’unità immobiliare.