Regolamento mutui Inpdap 2015: cosa cambia? Quali sono principali novità?

Regolamento mutui Inpdap 2015: cosa cambia? Quali sono principali novità? - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Regolamento mutui Inpdap 2015: le finalità

I mutui ex Inpdap sono tra i finanziamenti più competitivi nell’ambito delle proposte per l’acquisto della prima casa destinate a dipendenti e pensionati. Le norme che ne regolano l’erogazione sono state aggiornate nel luglio 2015 e ciò ha condotto a una modifica di tassi e importi. Vediamo in dettaglio tutte le novità.

I mutui ex Inpdap (ente previdenziale soppresso e assorbito dall’Inps sul finire del 2011) sono finanziamenti ipotecari rivolti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Indispensabile un’anzianità di iscrizione pari ad almeno un anno.

Le finalità contemplate dal regolamento sono articolate in tre categorie, elementi in relazione ai quali sono definiti gli importi massimi:

  • abbiamo anzitutto acquisto, assegnazione da cooperative in proprietà divisa, costruzione in proprio, completamento e/o ampliamento su terreno di proprietà. Tutte situazioni che sono previste per una casa non di lusso che deve essere impiegata come residenza da parte dell’iscritto e della sua famiglia. Le somme fornite non possono eccedere i 300mila euro;
  • la seconda categoria di finalità è rappresentata da interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione. Anche in questo caso stiamo parlando dell’unica abitazione in possesso dell’iscritto (non di lusso e utilizzata come abitazione di residenza). Gli importi possono raggiungere il 40% del valore periziato della casa. In ogni caso il limite, in valore assoluto, corrisponde a 150mila euro;
  • il terzo aspetto previsto dal regolamento mutui Inpdap 2015 è costituito dalla costruzione di un box auto da impiegare come pertinenza dell’abitazione in possesso del mutuatario. Le somme accordate in questo caso non superano i 75mila euro.

Nuovo regolamento mutui Inps 2015: l’invio della domanda

Il mutuo deve essere richiesto all’interno di particolari periodi dell’anno: i primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre. L’invio deve realizzarsi via Web, attraverso i servizi online del sito inps.it. Per eseguire tutti i passaggi è indispensabile possedere il Pin, codice di identificazione fornito dall’Istituto di previdenza. L’invio della domanda deve essere curato con grande attenzione, ogni richiesta incompleta sarà rifiutata.

È la Direzione regionale competente a stabilire i fondi per i mutui ex Inpdap. Se le richieste superano le disponibilità stanziate, sarà definita una graduatoria che regola l’accesso al credito.

Mutui Inps 2015 regolamento: tasi

Passiamo quindi all’aspetto forse più saliente introdotto con il regolamento mutui Inpdap 2015: i nuovi tassi di interesse. Nell’eventualità di mutuo a tasso fisso sarà applicato il 2,95%, mentre per i mutui a tasso variabile è stabilito l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base.

Il piano di ammortamento è di tipo alla francese e prevede rate semestrali posticipate. La durata parte da un minimo di 10 ma può raggiungere i 30 anni. Le rate sono pagate con Mav precompilati.

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