I protestati possono aprire un conto corrente? La risposta a questa domanda è fondamentale se si ha intenzione di chiarire le idee sulla situazione da affrontare quando si risulta iscritti all’elenco dei cattivi pagatori o dei protestati.
Protestati: ecco cosa succede quando chiedono di aprire un conto corrente
Per capire se i protestati possono aprire un conto corrente è necessario partire dalle basi e vedere come si comportano le banche quando si vedono avanzare una richiesta di apertura di un conto corrente da parte di chi è iscritto alle centrali rischi.
Non esiste un testo normativo che vieta l’apertura di un conto corrente in questi casi, anche se gli istituti di credito tendono a essere diffidenti, per la semplice volontà di proteggere i propri capitali.
Quali sono allora le soluzioni utili per aprire un conto corrente se si hanno alle spalle dei problemi di natura creditizia?
Aprire un conto corrente da protestati: ecco cosa fare
Chiedersi se i protestati possono aprire un conto corrente vuol dire prima di tutto dare indicazioni su come regolarizzare la propria posizione creditizia, così da tornare un grado di presentare richieste di accesso al credito in maniera immediata.
Cosa si deve fare? Prima di tutto regolarizzare il pagamento e attendere un lasso di tempo che varia a seconda del ritardo inziale. Ecco le regole da seguire in merito:
- Ritardo nel pagamento di 1/2 rate: possibilità di richiedere la cancellazione del proprio nome dalla centrale rischi dopo un anno dalla regolarizzazione del pagamento.
- Ritardo nel pagamento di 2 o più rate: possibilità di richiedere la cancellazione del proprio nome dalla centrale rischi due anni dopo la regolarizzazione del pagamento.
- Mancata regolarizzazione della propria posizione creditizia: possibilità di richiedere la cancellazione del proprio nome dalle banche dati dopo tre anni dalla scadenza naturale del piano di ammortamento.
Conto corrente a protestati: le alternative
Concludiamo questa breve guida dedicata alle risposte riguardanti protestati possono aprire un conto corrente ricordando che gli istituti di credito, che come già affermato sono generalmente diffidenti quando si trovano davanti un protestato o un cattivo pagatore, permettono comunque di sottiscrivere prodotti con caratteristiche simili a un conto.
Di cosa si tratta? Nella maggior parte dei casi di libretti di risparmio con Iban, con i quali non è consentito effettuare operazioni come i pagamenti che hanno come conseguenza i crediti nei confronti dell’istituto di credito.
Un’altra alternativa utile per i protestati che puntano a gestire in maniera sicura i propri risparmi è la sottoscrizione di una carta prepagata o di una carta conto. In questo caso, senza bisogno di aprire un conto corrente, è possibile avere a disposizione delle somme di denaro anche alte – alcune carte conto permettono di accantonare un plafond anche superiore a 20.000€ – accreditare stipendio e pensione e associare le utenze domestiche, esattamente come nel caso della carta di credito (ricordiamo che le carte conto sono caratterizzate dalla presenza dell’Iban).