Prestito per spese legali: cos’è e come ottenerlo
I contenziosi di natura legale possono comportare spese non indifferenti (nell’ordine di decine di migliaia di euro), fattore che spesso scoraggia i meno abbienti ad intraprendere la strada giuridica. In alcuni casi però questa è l’unica soluzione per far valere i propri diritti.
In questi casi è possibile ricorrere ad un prestito per spese legali. Si tratta di una particolare sezione dei prestiti finalizzati, pensata proprio per venire incontro alle esigenze di chi desidera avviare una causa, anche se non dispone della liquidità necessaria. Ma come trovare uno di questi finanziamenti?
In alcune zone è possibile trovare prestiti di finanziarie convenzionate con l’ordine degli avvocati, in questo modo l’accesso al credito risulta pressoché immediato dato che i documenti relativi al presentivo di spesa sono inoltrati direttamente dal legale.
Prestiti finalizzati per spese legali: cosa sono e come richiederli
Purtroppo però sono pochi i centri che hanno già attivato questo tipo di convenzione, che non risulta quindi essere la norma. Vediamo allora quali sono le alternative. La soluzione più semplice è senza dubbio quella di richiedere un prestito finalizzato a una banca o finanziaria che offre prestiti per spese legali.
L’assenza di una convenzione, infatti, non inibisce la possibilità di accedere al credito ma può comportare condizioni più restrittive, ad esempio un tasso di interesse maggiore, requisiti più stringenti, importo erogabile ridotto e così via. In ogni caso va precisato che generalmente i prestiti finalizzati propongono tassi di interesse inferiori a quelli previsti per i prestiti personali.
In linea di massima per ottenere un prestito per spese legali è necessaria la presenza di un reddito fisso dimostrabile, ossia di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di una pensione. Nel caso in cui il richiedente non disponga di tali requisiti, però, è possibile ricorrere ai prestiti personali.
Finanziamento per spese legali: quando ricorrere ad un prestito personale
A differenza di quanto accade con i prestiti finalizzati (dove l’importo erogabile è strettamente legato al preventivo di spesa presentato dal cliente), richiedendo un prestito personale si ha la possibilità di ottenere una somma aggiuntiva, con la quale far fronte ad eventuali spese improvvise.
I prestiti personali sono accessibili anche se non si ha un reddito fisso, in tal caso però è necessario ricorrere a garanzie aggiuntive, come la firma di un garante o un’ipoteca su un immobile di proprietà. Ricordiamo che dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione godono al credito di un accesso agevolato.
La gestione dipendenti pubblici dell’Inps infatti concede agli iscritti ex Inpdap una particolare tipologia di prestiti personali. Il prodotto chiamato Piccolo Prestito consente di accedere a somme fino a otto mensilità medie nette percepite dal richiedente. La durata massima è di quattro anni e il Tan è del 4,25%.