Cos’è il mutuo ipotecario
Noto anche come credito ipotecario, il prestito ipotecario è un finanziamento che prevede come garanzia l’ipoteca iscritta su un bene di proprietà del richiedente, che andrà a costituire il capitale sul quale la banca erogatrice potrà rifarsi in caso di insolvenza.
Ideale per chi desidera accedere a somme non troppo elevate, ma comunque nell’ordine di alcune decine di migliaia euro. In linea di massima mediante il prestito ipotecario è possibile ricevere liquidità fino a 50 mila euro. Il processo di rimborso si produce attraverso un piano di ammortamento a rata mensile, con una durata che può variare dai 5 ai 25 anni.
Per accedere ai prestiti ipotecari è necessario avere un immobile di proprietà o un altro bene sul quale si possa accendere un’ipoteca. Il bene ipotecato deve risultare di proprietà del richiedente, che conserva questo diritto anche durante il periodo di vigenza del contratto, a meno che non risulti insolvente.
Come ottenere mutui ipotecari: quali le garanzie richieste
Per richiedere questo tipo di finanziamento basta recarsi presso l’Istituto bancario selezionato dal cliente e presentare:
- contratto di lavoro
- documento di identità
- documentazione attestante la proprietà del bene che si intende utilizzare come garanzia.
Ma come funziona e cosa comporta l’accensione di un’ipoteca? Si tratta di un intervento regolato dagli articoli 2808 e seguenti del Codice Civile, che definiscono i caratteri generali relativi all’efficacia dell’ipoteca e ai diritti sul bene ipotecato. La sottoscrizione non toglie al proprietario i diritti sul bene in oggetto, poiché questo costituisce solo una garanzia in caso di insolvenza o mancato pagamento.
Cosa comporta l’ipoteca sulla casa o su altri beni mobili e immobili
Il Codice Civile fa riferimento alla possibilità di ipotecare l’immobile utilizzato dal richiedente come residenza (prima casa), in questo caso si parlerà di prestito ipotecario sulla casa. Una forma di prestito personale caratterizzata dai vari elementi che compongono l’ipoteca: la nuda proprietà, l’usufrutto dell’immobile e il diritto di superficie su aree edificabili.
È bene precisare che per ottenere il prestito ipotecario, oltre ai beni immobili, è possibile sottoporre a ipoteca anche beni di proprietà materiale al momento della richiesta di credito, oppure beni che non sono ancora in possesso del beneficiario del prestito, quali ad esempio rendite dello stato o future eredità.
Cosa accade in caso di mancata risoluzione del contratto? L’istituto erogatore diventa proprietario del bene ipotecato e ha la possibilità di rivenderlo così da rientrare della liquidità accordata con la linea di credito. È bene precisare che fino al momento in cui il beneficiario del prestito risulta insolvente, questi è l’unico proprietario del bene, nonostante l’ipoteca che grava sull’immobile (o altro bene).