Tutto sul prestito Inpdap ristrutturazione prima casa 2024

Tutto sul prestito Inpdap ristrutturazione prima casa 2024 - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Vantaggi e condizioni del prestito per ristrutturazione Inps 2024

La ristrutturazione della casa di abitazione rappresenta un importante impiego economico, che spesso si traduce nella sottoscrizione di un finanziamento. Stando ai dati dell’Osservatorio di novembre 2017 pubblicato dal noto portale PrestitiOnline.it, il 34,9% dei prestiti concessi sono finalizzati alla ristrutturazione della casa. Tra le offerte più interessanti del panorama attuale ricordiamo il prestito Inpdap ristrutturazione prima casa.

Si tratta di un finanziamento concesso dall’Inps tramite un apposito fondo credito, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Fondo a cui sono automaticamente iscritti i dipendenti pubblici ai fini previdenziali.

Chi può ottenere i prestiti ristrutturazione

Prima di passare in rassegna le condizioni dei prestito Inpdap ristrutturazione prima casa è necessario fare una precisazione. A differenza di quello che si potrebbe pensare, il prestito per ristrutturazione Inpdap non è un finanziamento a sé. Si tratta infatti di una delle finalità per cui vengono concessi i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap.

Finanziamenti che sono concessi dall’ente previdenziale solo per far fronte a specifiche spese. Tra le finalità ammesse dal Regolamento Prestiti Inpdap troviamo la ristrutturazione della casa.

Nello specifico, l’Inps consente di ottenere un prestito pluriennale ex Inpdap per sostenere non solo le spese relative alla ristrutturazione edilizia della casa. È possibile infatti richiedere il finanziamento anche per sostenere interventi di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo. Oggetto di tali interventi deve essere la casa di proprietà o in nuda proprietà del richiedente.

Vi sono però altri requisiti da soddisfare per accedere al finanziamento. Ai fini dell’accesso al credito è necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps. Rientrano nella platea dei beneficiari sia i dipendenti che i pensionati pubblici.

Richiesta anche un’anzianità di servizio non inferiore a quattro anni. Allo stesso tempo il richiedente deve poter contare anche su almeno quattro anni di versamento contributivo presso la suddetta Gestione Unitaria dell’Inps.

Importi e rimborso del prestito Inpdap per ristrutturazione prima casa

Quanti richiedono un prestito Inpdap ristrutturazione prima casa possono ottenere somme fino a un massimo di 100 mila euro. Il rimborso avviene con un piano di ammortamento decennale.

Le rate hanno importo fisso e cadenza mensile. La rata periodica viene decurtata direttamente dalla busta paga o dalla pensione del beneficiario. Ai prestiti Inpdap per la ristrutturazione della casa (come per tutti i prestiti pluriennali) si applica un tasso di interesse del 3,5%.

Oltre agli interessi i beneficiari dei prestiti devono far fronte alle spese di amministrazione. Oneri che sono calcolati con l’applicazione di un’aliquota dello 0,5%. Previsto anche un premio per il Fondo credito Inps, il cui importo viene definito in base alla durata dell’ammortamento e all’età del richiedente.

Richiesta prestito ristrutturazione Inps ex Inpdap

La richiesta di finanziamento deve essere redatta sull’apposito modulo di domanda. Il modello può essere scaricato direttamente dal sito ufficiale dell’Inps, nella sezione Tutti i moduli. Lo stampato è disponibile sia in formato Pdf che zip.

Una volta completamente redatto e corredato di tutti i documenti previsti dall’Inps, il modulo di domanda deve essere trasmesso per via telematizzata. I dipendenti pubblici inviano la domanda per il tramite dell’Amministrazione di appartenenza. Per i pensionati invece è disponibile un servizio online sul sito ufficiale dell’Inps.

Per quanto attiene ai documenti da allegare alla richiesta per il prestito Inpdap ristrutturazione prima casa, il richiedente deve produrre la seguente documentazione.

  • Un documento dal cui risulti la proprietà dell’immobile oggetto di ristrutturazione o altri interventi.
  • Dichiarazione del direttore dei lavori in cui si attesta che i lavori sono in corso.
  • Computo metrico estimativo dell’immobile rilasciato da un soggetto iscritto a un albo professionale o da un impresa edile.
  • Denuncia Di Inizio Lavori, Segnalazione Certificata Di Inizio Attività, o permesso di costruire, quando richiesti.
  • Autocertificazione dello stato di famiglia del richiedente.

Oltre ai suddetti documenti, in sede di domanda è necessario presentare un’autocertificazione in cui si attesta che la casa è l’unica di proprietà del nucleo familiare del richiedente e che costituisce, o costituirà, la residenza per lui e per il suo nucleo familiare.

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