Prestito in doppia mensilità cosa significa
I piccoli prestiti sono prodotti a tasso di interesse agevolato concessi dall’Inps in favore di dipendenti e pensionati pubblici. Si tratta di prestiti personali il cui importo viene definito in base al reddito percepito dal richiedente. La somma massima finanziabile infatti è pari a 4 volte lo stipendio mensile percepito dal richiedente. Fatta eccezione per il prestito Inpdap erogato in doppia mensilità.
Ma cosa sono i prestiti Inpdap in doppia mensilità? Si parla di prestito Inpdap erogato in doppia mensilità quando un dipendete o pensionato pubblico che non ha trattenute sulla busta paga o sulla pensione richiede un piccolo prestito.
Questo perché quanti non hanno in corso trattenute sull’assegno periodico possono ottenere piccoli prestiti con importo maggiorato. In tal caso infatti è possibile ottenere una somma pari a due mensilità di stipendio o pensione per ogni anno di durata del prestito.
Normalmente invece i piccoli prestiti prevedono la concessione di una mensilità stipendiale per ogni anno di durata. È per questo quindi che si parla di prestito Inpdap erogato in doppia mensilità.
Chi può ottenere il piccolo prestito Inpdap in doppia mensilità
Ora che abbiamo definito cosa sono i prestiti Inpdap in doppia mensilità, vediamo chi può ottenerli. Hanno accesso ai piccoli prestiti (sia in singola che in doppia mensilità) iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps. Rientrano nella platea dei beneficiari sia i dipendenti che i pensionati pubblici.
Ai fini dell’accesso al credito non è richiesta la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Di conseguenza è possibile ottenere piccoli prestiti anche se assunti a tempo determinato. In tal caso però è possibile ottenere solo prestiti estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.
Ricordiamo che mentre i dipendenti statali e di enti locali sono iscritti d’ufficio alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Questo non vale però per i pensionati. Il dipendente pubblico a riposo è iscritto alla Gestione solo se contestualmente alla richiesta di pensionamento ha presentato anche la domanda per l’adesione al Fondo.
Rimborso e tasso
Per quanto attiene al rimborso, il prestito Inpdap erogato in doppia mensilità può durare 12, 24, 36 o 48 mesi. Il tasso di interesse è fisso al 4,25%. Oltre al tasso, il beneficiario del prestito deve far fronte anche alle spese di amministrazione, calcolate con l’applicazione di un’aliquota dello 0,5%.
Previsto anche il pagamento di un premio per il Fondo rischi Inps. Quest’ultimo viene però definito in base alla durata del finanziamento e all’età del richiedente.
Il rimborso avviene tramite un piano di ammortamento a rate mensili di importo costante. La rata viene decurtata direttamente dalla busta paga o dall’assegno previdenziale. Per i pensionati vige il rispetto del quinto cedibile.