Cosa sono i prestiti pluriennali Inps
Malgrado la soppressione dell’Inpdap, i prestiti ex Inpdap sono ancora disponibili, le funzioni creditizie dell’ente previdenziale sono state infatti trasferite all’Inps. La Gestione Dipendenti Pubblici Inps fornisce linee di credito a tassi agevolati, destinate sia a lavoratori che a pensionati, tra cui troviamo il prestito Inpdap decennale.
I prestiti ex Inpdap Inps possono essere erogati direttamente dall’Inps oppure da parte di banche o finanziarie convenzionate. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche fondamentali dei prestiti ex Inpdap che hanno una durata decennale.
Prima di passare in rassegna le caratteristiche dei prestito Inpdap decennale però è necessario precisare che si tratta di soluzioni destinate a fronteggiare necessità economicamente significative. I processi di rimborso sono basati sulla cessione del quinto (processo di restituzione che implica una trattenuta diretta da stipendio o pensione).
Come funzionano i prestiti decennali 2017
I prestiti decennali Inps sono di due tipi: Prestito pluriennale diretto, Prestito pluriennale garantito. Con la scelta del Prestito pluriennale diretto si può conseguire una somma utile a sostenere documentate necessità personali, che fanno parte delle situazioni indicate dal regolamento Inps. I richiedenti sono i pensionati e i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Il finanziamento prevede un processo di rimborso di tipo quinquennale, strutturato in 60 rate mensili, oppure decennale, corrispondente a 120 rate mensili. L’entità della rata, invece, non può supera un quinto di stipendio o pensione.
In merito alla somma globale è applicato un tasso di interesse nominale annuale del 3,50%, spese di amministrazione corrispondenti allo 0,50% e un premio fondo rischi, a seconda dei valori riportati dalla tabella del regolamento Inps.
Le finalità
Come già accennato i prestiti pluriennali sono finalizzati a specifiche spese, stabilite dal Regolamento Prestiti Inps. e la durata del piano di ammortamento varia proprio in funzione della ragione per cui si richiede il prestito. In altre parole, i prestiti quinquennali sono destinati a spese più ridotte, mentre per gli interventi più onerosi sono previsti i prestiti decennali.
Ma quali sono le spese a cui si può far fronte con un prestito Inpdap decennale? Tra le finalità indicate nel Regolamento Prestiti Inps ricordiamo l’acquisto o la costruzione della casa di residenza e interventi di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, o ristrutturazione edilizia della casa.
È possibile ottenere un prestito Inpdap decennale anche per estinguere anticipatamente un mutuo ipotecario sottoscritto con banche o società finanziarie.
I finanziamenti garantiti
L’altra soluzione di accesso al credito di tipo decennale è il Prestito pluriennale garantito. In questo caso abbiamo un finanziamento garantito dalla Gestione Dipendenti Pubblici a fronte di una serie di eventualità: morte dell’iscritto prima dell’estinzione del prestito, cessazione dal servizio in assenza del diritto al pensionamento, riduzione dello stipendio.
Anche in questo caso i beneficiari sono gli iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali in attività di servizio, che dispongono di almeno quattro anni di anzianità di servizio. Per quanto attiene alla durata del piano di ammortamento abbiamo una soluzione quinquennale (60 rate mensili) e un’altra decennale (120 rate mensili).
La rata mensile non può eccedere la soglia di un quinto dello stipendio. Più difficile definire il tasso di interesse. Il Prestito pluriennale garantito è infatti erogato da enti creditizi, quali banche e finanziarie, che hanno definito una convenzione con l’Inps.
Costi e tassi d’interesse
Rileviamo comunque che sulla somma erogata sono applicati: interessi e spese di amministrazione degli Istituti creditizi e una somma computata alla luce dello 0,50% per spese di amministrazione in favore dell’Inps Gestione Dipendenti Pubblici.
A questi si aggiunge poi un premio compensativo per il rischio di insolvenza corrispondente all’1,5% per i prestiti quinquennali e al 3% per i prestiti decennali in favore dell’Inps Gestione Dipendenti Pubblici. Nel caso in cui il lavoratore sia collocabile a riposo dopo i 65 anni, il premio sale al 2% per i finanziamenti di durate quinquennale e al 4% per quelli decennali.