Prestito Inpdap conviene, ecco perché e come richiederlo

Prestito Inpdap conviene, ecco perché e come richiederlo - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Prestito Inpdap conviene: finanziamenti diretti e in convenzione

Convenienza è la parola d’ordine per chiunque si trovi alla ricerca di un finanziamento, ma non è l’unico elemento da considerare. Vanno infatti presi in esame la trasparenza delle condizioni contrattuali e l’affidabilità di chi eroga il prestito. L’offerta creditizia ex Inpdap Inps coniuga tutti questi aspetti, insieme a tassi di interesse competitivi. Ma vediamo perché il prestito Inpdap conviene, a chi si rivolge e come richiederlo.

Abbiamo parlato di prestito Inpdap, ma in realtà l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’ amministrazione pubblica è stato soppresso e le sue funzioni sono passate all’Inps. È questo a fornire gli ex finanziamenti Inpdap.

I prestiti ex Inpdap Inps si dividono in due categorie: i prodotti diretti (forniti dall’Istituto) e quelli indiretti (accordati da banche e finanziarie convenzionate). La nostra analisi si concentrerà sui prestiti diretti, perché di questi possiamo conoscere, in dettaglio, condizioni e tassi. I finanziamenti indiretti vengono curati infatti dai singoli istituti di credito e sono questi a stabilire i tassi, sebbene la convenzione Inps metta al riparo il beneficiario da brutte sorprese.

I prestiti Inps ex Inpdap: come funzionano

I prestiti ex Inpdap diretti sono due:

Piccolo prestito. È una linea di credito che permette di conseguire liquidità senza dover fornire spiegazioni o documentazione circa la finalità d’impiego. Le somme accordate variano da un minimo di una fino a otto mensilità nette, siano esse stipendio o pensione del beneficiario. Questo può essere lavoratore o pensionato pubblico iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Il processo di rimborso è basato in 12, 24, 36 o 48 rate. Le procedure di richiesta variano invece a seconda della condizione del richiedente. Se questo è un lavoratore, la domanda va fornita alla Amministrazione di appartenenza, che si farà carico dell’invio in forma telematizzata. Nell’eventualità di pensionati, la richiesta di prestito va inviata solo in forma telematizzata.

In merito ai tassi di interesse, rileviamo l’applicazione del 4,25%. Tra gli oneri vanno considerate le spese amministrative (pari allo 0,50%) e il premio fondo rischi.

Prestiti Inps pluriennali diretti

Prestito Inpdap conviene, Prestito pluriennale diretto. Questo prevede periodi di rimborso quinquennali oppure decennali. La finalità però deve essere coerente con quelle contemplate dal regolamento ex Inpdap: dal matrimonio all’acquisto della casa.

I beneficiari, sebbene debbano rispondere a requisiti più stringenti, sono sempre dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria.

È un finanziamento basato sulla cessione del quinto, ciò significa che la rata non può superare 1/5 dell’assegno mensile netto. La rata è trattenuta alla fonte, da parte del datore di lavoro o dall’ente previdenziale.

Le somme fornite sono quindi da porre sempre in rapporto alle proprie capacità reddituali, ma, in valore assoluto, si possono richiedere fino a 150mila euro (solo per le finalità previste dal regolamento: costruzione o acquisto dell’abitazione).

Molto competitivo è il tasso di interesse, pari al 3,50%. Vanno sempre considerati oneri amministrativi e premio fondo rischi.

Per richiedere il prestito pluriennale diretto è sufficiente inoltrare la domanda impiegando il servizio, disponibile sul portale Inps (inps.it), Domande web Prestiti Pluriennali.

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