Non è facile sostenere spese e mantenere una famiglia in questo momento di grave crisi economica. È questo il motivo che ha spinto le banche e le finanziarie ad adeguarsi ai tempi e a venire incontro alle esigenze di chi non possiede una busta paga, ma ha bisogno di un piccolo prestito personale per tirare avanti. Oggi una delle garanzie alternative più utilizzate è la figura del garante (fidejussione) che possiede quelle caratteristiche che l’interessato non ha. Può essere un genitore, un parente o un amico e apparirà nel contratto sottoscritto come colui che si prende carico, in caso d’insolvenza del sottoscrittore del prestito, a rimborsare l’ente finanziatore con i suoi soldi.
Ma non tutti purtroppo possono vantare un garante pur avendo necessità di liquidità. Che fare in queste circostanze? La strada da percorrere è quella dei finanziamenti veloci ed ottenibili in poco tempo: parliamo anche di 24- 48 ore e si differenziano da quelli tradizionali perché possono essere erogati online.
Come posso accedere al finanziamento senza garanzie?
Il primo passo è una verifica da parte dell’ente creditizio che controlla se il soggetto sia un cattivo pagatore e se abbia risolto regolarmente finanziamenti precedenti. Qualora il richiedente non sia un protestato, potrà compilare il modulo di richiesta di preventivo del prestito senza busta paga per poi essere contattato da un consulente finanziario.
Il boom di richieste nel 2014 e le previsioni per il 2015
Le offerte di prestiti personali senza busta paga e la conseguente erogazione hanno presentato un vero e proprio boom nel 2014, che secondo gli esperti proseguirà anche per i prossimi anni. La maggior parte degli italiani ha richiesto tali forme di finanziamento per spese urgenti o quotidiane per le quali lo stipendio mensile non è più sufficiente. In passato tra i motivi della domanda di prestiti personali c’erano, invece, le spese extra, come l’acquisto di un’automobile nuova.
Chi può ottenere questo prestito? Qual è il suo tasso d’interesse?
I prestiti personali senza busta paga sono dedicati ai disoccupati; professionisti o autonomi con scarso reddito e a precari o lavoratori atipici con contratti di lavoro a tempo determinato. Si tratta di persone che non godono un reddito fisso o un reddito dimostrabile e che sono senza stipendio. Il rischio di insolvenza per un istituto che finanzia i prestiti senza busta paga è però sicuramente più alto rispetto alle altre tipologie. Di conseguenza il tasso d’interesse che richiederà sarà maggiore, quindi il consiglio degli esperti è quello di dare un’occhiata al Tan e Taeg delle proposte che saranno illustrate.
Prestiti senza busta paga per casalinghe
Questo tipo di prestito rientra nella categoria dei “prestiti flessibili” che sono studiati per essere erogati a coloro che non riescono a disporre di adeguate garanzie al momento della stipula del contratto. Anche le casalinghe rientrano nella categoria di persone senza reddito dimostrabile, quindi senza stipendio. In assenza di una busta paga, sono stati studiati dei prodotti finanziari per loro che consentono di ottenere un finanziamento di importo modesto, solitamente attraverso le carte revolving. Normalmente l’importo erogato non supera i 1.500 / 2.000 euro ed è dedicato a spese domestiche come elettrodomestici, mobili e arredamenti.
SpecialCash Postepay: un prestito senza busta paga
Una delle offerte più convenienti di prestito personale per coloro che non hanno una busta paga è “SpecialCash Postepay” di Poste Italiane. Si tratta di un finanziamento rivolto ai titolari di Postepay che prevede l’accredito dell’importo richiesto direttamente sulla carta Postepay. Grazie a SpecialCash è possibile effettuare i propri acquisti in completa libertà scegliendo tra tre piani di ricarica disponibili. Per la richiesta dell’importo minimo, ossia di 750 euro, il rimborso avviene in 15 rate mensili; per 850,50 euro, il Tan è fisso allo 0% e il Taeg al 18,21% e la rata di rimborso mensile è pari a 54,50 euro. Se invece si richiedono 1000 euro di prestito, il rimborso sarà in 20 rate mensili dell’importo di 56 euro e il totale risulterà pari a 1138 euro, sempre con Tan fisso a 0% e Taeg a 16,51%. Chi, infine, necessita di un prestito di 1.500 euro, dovrà rimborsarlo in 24 mesi con rate di 71,50 euro per un totale di 1.734 euro. Anche in questo caso il Tan è fisso 0% mentre il Tage è del 15,46%. Le spese di istruttoria, di incasso rata, di gestione pratica e di invio cartaceo delle comunicazioni periodiche di Trasparenza sono pari a € 0,00.
di Tiziana Casciaro