Scopri i prestiti senza contratto a tempo indeterminato. Le soluzioni migliori

Scopri i prestiti senza contratto a tempo indeterminato. Le soluzioni migliori - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Prestiti senza contratto indeterminato 2017

Con la precarizzazione del lavoro sono sempre di più i lavoratori senza contratto a tempo indeterminato, soprattutto tra i più giovani. Difficilmente infatti le aziende sono disposte ad assumere persone a tempo indeterminato. Tuttavia anche chi si trova in questa situazione può avere necessità di ottenere un finanziamento. In questi casi quindi si deve ricorrere ai prestiti senza contratto a tempo indeterminato.

Ma come funzionano i prestiti senza contratto a tempo indeterminato? Quando si parla di finanziamenti per chi non ha un contratto a tempo indeterminato si fa riferimento a tutte quelle persone che non possono contare su un contratto di lavoro subordinato.

Rientrano tra i potenziali beneficiari dei prestiti senza contratto a tempo indeterminato quindi anche gli autonomi. Questo perché, sebbene in alcuni casi possano contare su entrate costanti, quanti lavorano in proprio non hanno mai la certezza di un reddito fisso e di un’occupazione a tempo indeterminato.

Ma come ottenere il finanziamento? Sono moltissimi gli istituti di credito che erogano prestiti personali a quanti sono assunti con contratto a termine o lavorano come autonomi.

Solitamente si tratta di prestiti personali, garantiti dalla presenza di un reddito dimostrabile. Tuttavia è possibile trovare anche altre forme di finanziamento. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Prestiti personali per autonomi e dipendenti a tempo determinato

Come già accennato, banche e società finanziarie non fanno problemi per concedere finanziamenti a quanti sono assunti a tempo determinato. Lo stesso vale per i lavoratori autonomi o atipici.

Ai fini dell’accesso al credito è indispensabile che il soggetto che presenta la domanda sia in possesso di un reddito dimostrabile. Reddito che deve risultare adeguato a garantire il regolare pagamento delle rate di ammortamento.

Nel caso dei prestiti a lavoratori a tempo determinato, inoltre, la durata del piano di rimborso non può estendersi oltre la durata del contratto di lavoro. In altre parole, se un lavoratore è assunto con un contratto a tempo determinato che scade 36 mesi dopo la presentazione della richiesta di prestito, questo non può durare più di 36 mesi.

Perché accade questo? La ragione è molto semplice. Banche e finanziarie sono disposte a concedere credito solo a quanti sono in possesso di garanzie di rimborso adeguate. E nel caso dei lavoratori dipendenti, queste sono rappresentate solo dalla busta paga.

Nel caso dei prestiti per autonomi, invece, non sono previsti limiti di durata. Tuttavia spesso sono richieste garanzie aggiuntive, al fine di tutelare la banca dal rischio legato alla concessione di un prestito a chi non può contare su una busta paga.

La richiesta di garanzie aggiuntive è una procedura alquanto comune in caso di prestiti per autonomi con importi elevati. A tal proposito una delle garanzie più accettate dagli istituti di credito è rappresentata dalla firma di un garante.

Solitamente inoltre i prestiti per lavoratori autonomi sono caratterizzati da un tasso d’interesse elevato. Questa è una diretta conseguenza del fatto che gli autonomi sono considerati soggetti maggiormente a rischio di insolvenza.

L’importo finanziabile può essere anche elevato e, come per tutti i prestiti personali, il piano di rimborso può estendersi anche fino a 120 mesi.

La cessione del quinto

Quando sia parla di prestiti senza contratto a tempo indeterminato è necessario fare riferimento anche alla cessione del quinto. Si tratta di una particolare forma di prestito personale che prevede il rimborso delle rate di ammortamento tramite decurtazione diretta alla fonte.

In altre parole, non è il beneficiario del prestito a doversi preoccupare del pagamento delle rate, ma il suo datore di lavoro. Le rate infatti vengono detratte direttamente dalla busta paga del beneficiario ad opera del datore di lavoro. È quest’ultimo quindi ad occuparsi di pagare le mensilità, che decurta appunto dall’assegno mensile spettante al lavoratore.

Come per i prestiti personali, che abbiamo visto nelle righe precedenti, moltissimi istituti erogano prestiti su cessione del quinto. Tuttavia non sempre banche e finanziarie sono disposte a concedere cessioni del quinto a quanti sono assunti con contratto di lavoro a tempo determinato.

Il tasso d’interesse è fisso e le rate hanno importo costante e sono decurtate dalla busta paga del beneficiario. Il prestito può estendersi per un massimo di 120 mesi e l’importo finanziabile può anche superare i 30 mila euro.

Ai fini dell’accesso al credito non è richiesta la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. La principale garanzia è rappresentata dalla presenza di una busta paga, ma questa non è sufficiente.

Per ottenere un finanziamento su cessione del quinto infatti è necessaria anche la sottoscrizione di una polizza assicurativa. Copertura obbligatoria che interviene in caso di mancato pagamento delle rate.

Ricordiamo inoltre che data la sua particolare struttura, i prestiti su cessione del quinto trovano una particolare forma di garanzia nel TFR maturato dal lavoratore. È necessario inoltre segnalare che i prestiti su cessione del quinto sono accessibili anche ai cattivi pagatori.

Finanziamenti cambializzati per segnalati in Crif

Come già accennato, anche i lavoratori autonomi sono tra i beneficiari dei prestiti senza contratto a tempo indeterminato. Dato che non possono beneficiare della cessione del quinto, gli autonomi segnalati come cattivi pagatori devono ricorrere ai prestiti cambializzati.

Finanziamenti che sono caratterizzati dalla presenza di cambiali predatate che corrispondono alle rate di ammortamento. Titoli di credito che rappresentano un’importante forma di garanzia per banche e finanziarie.

Utilizzando i prestiti con cambiali quindi hanno la possibilità di accedere al credito anche gli autonomi segnalati Crif. Soggetti che altrimenti difficilmente riusciranno ad ottenere un finanziamento.

Non solo. Data la presenza delle cambiali, la banca che concede il finanziamento ha la possibilità di richiedere il pignoramento dei beni del debitore in caso di mancato pagamento delle rate. La procedura di pignoramento avviene in tempi brevissimi, a differenza di quanto accadrebbe per un tradizionale prestito personale.

Ma quali sono le condizioni applicate ai prestiti senza contratto a tempo indeterminato con cambiali? I finanziamenti con cambiali consentono di ottenere somme relativamente basse che possono arrivare fino a circa 10 mila euro.

Il piano di rimborso è a rate mensili di importo costante. Per quanto riguarda la durata, i prestiti cambializzati rientrano nella categoria dei prestiti personali. Ragione per cui possono estendersi anche per 10 anni, tuttavia solitamente gli istituti di credito non erogano prestiti con durata superiore a 60 mesi. Il tasso d’interesse è fisso e solitamente piuttosto elevato, dato l’elevato rischio di insolvenza associato all’operazione di credito.

Tuttavia è necessario ricordare che i prestiti con cambiali presentano anche alcuni vantaggi. Primo su tutti il fatto che la concessione del denaro avviene in tempi molto brevi. È possibile infatti ottenere anche un prestito cambializzato in 48 ore.

Prestito veloce con pegno

Quanti hanno bisogno di ottenere denaro in tempi brevissimi possono ricorrere ai prestiti su pegno. Prodotti che, sebbene siano un po’ datati, rappresentano una valida alternativa per quanti non possono contare su grandi garanzie reddituali.

I prestiti su pegno sono caratterizzati dalla presenza di un bene di valore che funge come garanzia. In caso di mancato pagamento delle rate quindi il bene diventa di proprietà dell’istituto di credito.

Poiché rappresenta l’unica garanzia del finanziamento, il valore del bene impegnato è determinante ai fini dell’importo massimo finanziabile. Questo viene infatti definito in base al valore di mercato dell’oggetto.

Ai fini dell’accesso al credito non è necessario presentare altre garanzie. Condizione che ci consente di annoverare il prestito su pegno nella categoria dei prestiti senza contratto a tempo indeterminato. Per quanto attiene tasso e importo, i finanziamenti su pegno consentono di ottenere somme relativamente basse. Interessi e spese invece di solito sono abbastanza elevati.

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