Come ottenere credito senza cessione del quinto dello stipendio
Con la crisi economica, il settore dei prestiti è cambiato radicalmente. Sono sempre di più i lavoratori che pur avendo un impiego costante non dispongono di una busta paga. Per venire incontro alle esigenze di questa categoria di potenziali clienti banche e finanziarie hanno inserito nella propria offerta prestiti senza cessione del quinto.
Si tratta di prestiti personali che possono essere richiesti per far fronte a necessità di qualsiasi tipo, senza dover presentare documenti di reddito o particolari giustificazioni.
Quando si parla di prestiti senza cessione del quinto si fa riferimento a varie categorie di finanziamento, dal prestito cambializzato al credito su pegno. Vediamo quindi nel dettaglio le caratteristiche dei vari finanziamenti personali che non ricorrono alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Caratteristiche dei prestiti personali
In fatto di prestiti senza cessione del quinto il prodotto principale è il prestito personale. Finanziamento che consente di accedere a somme anche importanti (di solito il limite è fissato a 60 mila euro) da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende per un massimo di 120 mesi (10 anni).
Il tasso d’interesse è fisso e la rata mensile è costante per tutto il piano di rimborso. La somma erogabile viene concessa tramite bonifico sul conto corrente del beneficiario, mentre le rate sono rimborsate tramite RID oppure con bonifico postale.
I requisiti
Ma chi può ottenere un prestito personale? Hanno accesso al prestiti personali senza cessione del quinto sia i lavoratori che i pensionati. Il requisito fondamentale per l’accesso al credito è il possesso di un reddito dimostrabile. In sede di domanda infatti vanno presentati i documenti attestanti il reddito: busta paga, dichiarazione dei redditi o cedolino pensionistico.
Per ottenere un prestito personale però non è necessario solo essere in possesso di un reddito dimostrabile ma anche poter vantare un passato finanziario impeccabile per quanto riguarda gli eventuali finanziamenti passati. In altre parole è necessario che il lavoratore o pensionato che avanza la richiesta non sia segnalato nei database del SIC come cattivo pagatore o protestato.
Finanziamenti con cambiali
Ma come fare quando si è segnalati come cattivi pagatori e non si ha accesso ai prestiti personali? In questo caso la soluzione più semplice sarebbe senza dubbio quella di ricorrere alla cessione del quinto, tuttavia se il richiedente non desidera impegnare parte del proprio stipendio, o non dispone di una busta paga, è possibile ricorrere ad altre soluzioni di accesso al credito.
Una delle soluzioni alternative ai tradizionali prestiti personali è rappresentata dai finanziamenti con cambiali. Il prestito con cambiali è una forma di credito che vede il rimborso delle rate mensili tramite cambiali.
Si tratta di una soluzione senza dubbio vantaggiosa per l’istituto di credito che lo eroga, che si vede infatti garantito dalla presenza delle cambiali oltre che dalle garanzie presentate in sede di domanda.
Le garanzie
Come tutti gli altri prestiti infatti i finanziamenti con cambiali richiedono la presentazione di garanzie reddituali o, in assenza di esse, di beni di valore su cui apporre un’ipoteca. In alternativa è possibile ricorrere alla firma di un garante, ossia di un soggetto terzo che si occupa di garantire il finanziamento in caso di inadempimento da parte del beneficiario.
In ogni caso ricordiamo che la presenza della cambiale consente alla banca o finanziaria che ha concesso il prestito di rientrare velocemente e facilmente del capitale concesso. In caso di mancato pagamento infatti è possibile richiedere l’immediato pignoramento dei beni posti a garanzia del prestito.
Prestiti tra privati 2017
Nella categoria dei prestiti senza cessione del quinto troviamo infine i prestiti tra privati. Un segmento di finanziamenti che di recente ha ottenuto successo anche in Italia e consente di accedere al credito anche se segnalati come cattivi pagatori nelle banche dati del SIC.
Al momento nel nostro Paese ci sono solo due piattaforme che concedono prestiti tra privati e che sono regolate dalla Banca d’Italia. Si tratta di Smartika e Prestiamoci, portali online che permettono a richiedenti e prestatori di entrare in contatto. Le somme erogabili possono arrivare fino a un massimo di 25 mila euro (15 mila con Smartika) e il tasso applicato è fisso per tutta la durata del rimborso.