Prestiti personali dipendenti pubblici e statali in convenzione
L’accesso al credito è ormai un’esigenza per la maggior parte degli italiani. La necessità di ricorrere a liquidità aggiuntiva non riguarda solo disoccupati e cassaintegrati, ma anche chi ha un contratto di lavoro. Non sempre, infatti, la presenza di uno stipendio fisso è garanzia di una situazione economica adeguata a far fronte alle spese quotidiane.
Un quadro in cui si inseriscono perfettamente i prestiti personali dipendenti statali. Da anni i lavoratori assunti presso enti statali e pubblici sono agevolati nell’accesso al credito, grazie a particolari convenzioni sottoscritte in loro favorire, prime su tutte quelle dell’Inpdap, che ha stretto accordi con le principali banche e finanziarie per garantire a dipendenti e pensionati statali linee di credito a tassi di interesse ridotti.
Si tratta di prestiti su cessione del quinto dello stipendio o della pensione in cui l’ente previdenziale si impegna a garantire il credito dal rischio di perdita del posto di lavoro senza diritto alla pensione, riduzione dello stipendio e morte del debitore.
Prestiti personali dipendenti statali erogati dall’Inps
Con la soppressione dell’Inpdap (avvenuta nel 2012 ad opera del Decreto Salva Italia del Governo Monti) tutti i servizi erogati in favore di dipendenti e pensionati del comparto pubblico sono passati all’Inps, che ha mantenuto attive tutte le prestazioni ex Inpdap e le convenzioni con le banche.
Oltre ai prestiti personali dipendenti statali concessi in convenzione dagli istituti di credito, gli appartenenti al settore pubblico e statale possono ottenere finanziamenti a condizioni agevolate anche attraverso la Gestione Dipendenti Pubblici Inps. Ufficio che dopo l’accorpamento dell’Inpdap si occupa di amministrare ed erogare i servizi rivolti a dipendenti e pensionati ex Inpdap.
Tra le prestazioni di competenza della Gestione Dipendenti Pubblici troviamo i prestiti agevolati ex Inpdap, linee di credito che consente di accedere a somme anche superiori a 10 mila euro tramite cessione del quinto. I prestiti Inps ex Inpdap si dividono in piccoli prestiti e prestiti pluriennali.
Prestiti personali per dipendenti pubblici: caratteristiche dei prestiti Inps
I primi sono prestiti personali che possono avere una durata di 1, 2, 3 o 4 anni. Il tasso di interesse è fisso al 4, 25% e l’importo finanziabile varia in base alla lunghezza del piano di ammortamento e allo stipendio del richiedente. Per ogni anno di rimborso, infatti, è possibile ottenere una somma pari a due mensilità medie nette percepite dal debitore. Importo che si riduce a una mensilità per ogni anno, se ha in corso altre cessioni del quinto.
I prestiti pluriennali, invece, rientrano nella categoria dei prestiti finalizzati e sono concessi solo a fronte di documentate necessità rientranti nelle casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inps. Il piano di ammortamento può essere quinquennale o decennale e il tan è del 3,50%. Durata e importo finanziabile del prestito sono definiti in base alla motivazione per cui si richiede il finanziamento, come stabilito dal Regolamento Prestiti.