Prestiti personali dipendenti pubblici 2016: i più convenienti

Prestiti personali dipendenti pubblici 2016: i più convenienti - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Prestiti personali dipendenti pubblici: perché sceglierli

Le condizioni d’accesso al credito dipendono in larga parte dalle garanzie che il richiedente sa offrire alla banca. I dipendenti pubblici costituiscono un target privilegiato. La garanzia di una busta paga espressione, nella maggior parte dei casi, di un contratto di lavoro a tempo interminato, permette di spuntare tassi competitivi. Abbiamo scelto quindi di passare in rassegna i prestiti personali dipendenti pubblici più convenienti del mercato.

Abbiamo deciso di condurre la nostra analisi di confronto tra le offerte prendendo in esame il seguente profilo: dipendente statale interessato a un prestito da 15mila euro, da restituire in 6 anni.

Prestiti personali per dipendenti statali

Al momento il prestito personale più conveniente è presentato da IBL Banca. Si tratta del prodotto Cessione del quinto rata bassotta. Il dipendente andrà così a corrispondere una rata di 258,40 euro. È applicato un Tan fisso minimo del 4,70%, mentre il Taeg tocca il 7,62%.

Di poco superiore è la rata di Carrefour Banca. Il suo Prestito personale presenta il 6,50% fisso, Taeg 7,94%. L’impegno mensile che deve corrispondere il cliente è pari a 260,17 euro.

Valida anche la proposta Findomestic, Credito “i Tuoi Progetti”: Tan 8,50%, Taeg 8,84%, rata 266,70 euro. Tra i vantaggi di questa proposta la possibilità di richiesta direttamente online, grazie firma digitale. Un vantaggio non secondario per chi non vuole perdere tempo in filiale.

Nel novero dei prestiti personali dipendenti pubblici più convenienti segnaliamo anche Fidiamo, il finanziamento di Fiditalia. La rata mensile è di 269,94 euro, espressione di un Tan dell’8,94%, Taeg 9,69%.

Prestiti agevolati per dipendenti pubblici ex Inpdap

Oltre ai tradizionali prestiti personali, rileviamo anche i finanziamenti agevolati ex Inpdap Inps. Sono linee di credito rivolte a pensionati e dipendenti pubblici afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

I prestiti ex Inpdap diretti, ossia curati dall’Inps (ente in cui è confluito l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica), sono due:

  • Piccolo prestito: può essere richiesto senza dover fornire alcuna motivazione circa la finalità di utilizzo denaro. Il piano di rimborso varia da uno a quattro anni. Molto competitivo è il tasso di interesse: Tan 4,25%. Le somme accordate variano invece in rapporto allo stipendio o pensione del beneficiario e al piano di ammortamento. Si parte da una fino a otto mensilità.
  • Prestito pluriennale: lo si può richiedere solo per le finalità contemplate dal regolamento, dall’acquisto casa al matrimonio. Due le durate del piano di rimborso: quinquennale o decennale. Ancora più competitivo è invece il tasso di interesse, abbiamo infatti il 3,50%. È un prodotto basato su cessione del quinto, ciò significa che la rata non può eccedere 1/5 di stipendio o pensione.

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