I prestiti personali cattivi pagatori corrispondono a diversi prodotti, per la maggior parte prestiti non finalizzati. Scopri con la nostra guida quali sono i più convenienti e che caratteristiche hanno queste linee di credito.
Prestito personale cattivi pagatori e protestati: il finanziamento cambializzato
Iniziamo a esaminare le soluzioni utili in merito ai prestiti personali cattivi pagatori parlando dei cambializzati. Questi prestiti, che stanno riprendendo terreno nelle richieste, si basano sulla firma di cambiali. Cos’è una cambiale?
Un titolo esecutivo con valore forzoso. A livello concreto significa che, in caso d’insolvenza, la realtà può rivalersi sui beni del cliente senza passare dal giudice.
Il prestito cambializzato è non finalizzato e a tasso fisso. L’interesse, però, è leggermente più alto della media. Questo perché l’accesso da parte di cattivi pagatori e soggetti privi di busta paga aumenta il rischio d’insolvenza. Da considerare sono anche i costi di emissione, che contribuiscono ad alzare il tasso.
Cosa dire invece della durata? Che può arrivare fino a 120 mesi. Per quel che concerne invece la cifra massima ottenibile, rimaniamo nel range dei 50.000/60.000€.
Come si richiede un prestito cambializzato?
Il finanziamento cambializzato, importantissimo nell’ambito dei prestiti personali cattivi pagatori, non presuppone il controllo delle banche dati. Per richiederlo è necessario presentare specifiche garanzie. Quali di preciso?
I dipendenti possono vincolare il trattamento di fine rapporto, intoccabile fino alla fine del piano di rimborso. I liberi professionisti, invece, hanno modo di presentare una polizza vita che deve essere attiva Per i neo assunti, invece, è necessaria la presentazione di un terzo soggetto garante.
Prestiti personali per cattivi pagatori: la cessione del quinto
Un’altra soluzione per chi è alla ricerca di prestiti personali cattivi pagatori è la cessione del quinto. Richiedibile da dipendenti e pensionati che ricevono un trattamento non assistenziale, può durare fino a 120 mesi. Questo prestito è inoltre caratterizzato da un tasso fisso inferiore alla soglia anti usura.
Da ricordare è anche la possibilità, in caso di cessione del quinto della pensione, della salvaguardia del trattamento minimo. In cosa consiste? Nella facoltà di avere una rata inferiore al 20% del trattamento. Questo accade quando il suddetto è particolarmente basso e con la cessione si rischia d’intaccare l’ammontare della pensione minima.
Credito su pegno: come funziona e chi lo offre
Il credito su pegno è annoverabile tra i prestiti personali cattivi pagatori. In questo caso il cliente non deve fornire alcuna informazione sul profilo creditizio.
L’unica cosa richiesta è l’impegno di un bene prezioso di proprietà. Sulla base del suo valore viene erogata la somma del prestito. Una volta terminato il rimborso il beneficiario può riscattare il bene, previa presentazione di una polizza al portatore.
Questo prestito è offerto solo da un numero limitato di realtà creditizie in Italia. Tra queste possiamo ricordare Unicredit e Banca Carige.