Quando si esercita un’attività in libera professione accedere al credito è difficile ma non impossibile. I prestiti per lavoratori autonomi sono un ottimo riferimento al proposito e sono anche molto semplici da chiedere e gestire.
Prestiti cambializzati per lavoratori autonomi: una guida al prodotto
Il primo prodotto da considerare per capire come funziona il mondo dei prestiti per lavoratori autonomi è il finanziamento cambializzato. Questo prodotto si contraddistingue nel panorama delle soluzioni di accesso al credito per la necessità di firmare cambiali.
Le cambiali sono titoli esecutivi con natura forzosa che danno alla realtà creditizia che li ha emessi la facoltà di rivalersi sui beni del cliente, a prescindere dalla loro tipologia, in caso d’insolvenza dello stesso.
Prestito cambializzato: altre specifiche tecniche
I finanziamenti cambializzati rappresentano una soluzione molto valida da prendere in considerazione quando si discute di prestiti per lavoratori autonomi prima di tutto perché sono molto veloci – in 48 ore massimo il cliente ha in mano la cifra a cui è interessato – e flessibile. Il contro è senza dubbio il tasso più alto rispetto a molti altri prodotti.
Questa peculiarità è legata al maggior rischio d’insolvenza, connesso anche all’accessibilità da parte di cattivi pagatori e protestati. Da ricordare è inoltre la durata del piano di ammortamento, che non può superare i 120 mesi, e la cifra massima richiedibile, raramente superiore ai 50.000€.
Prestiti online per lavoratori autonomi: quali sono i migliori
Si può parlare anche di prestiti per lavoratori autonomi online, prendendo in esame le realtà creditizie che permettono anche a chi ha un modello Unico di presentarlo come documento di attestazione al reddito. Tra queste è possibile includere Compass, che propone il prestito Easy.
Questo prodotto permette di accedere a una cifra massima pari a 30.000€ ed è richiedibile da parte di clienti di età compresa tra i 18 e i 69 anni. Gli stranieri devono garantire la residenza regolare in Italia da almeno un anno e il possesso del permesso di soggiorno in corso di validità.
Prestiti con garanzie alternative 2017: cosa sapere prima di richiederli
Quando si analizzano le soluzioni di prestiti per lavoratori autonomi è fondamentale considerare le garanzie alternative. Non avere la possibilità di presentare la busta paga vuol dire prendere in esame altre soluzioni, come per esempio la proprietà di un immobile sul quale non gravano ipoteche.
Valgono anche l’incasso di un canone di affitto, la proprietà di un pacchetto azionario od obbligazionario, l’incasso di un assegno divorzile.
In ogni caso è fondamentale sottolineare che, nonostante i numerosi segnali di apertura, la busta paga rimane la garanzia di solvibilità preferita dalle realtà creditizie che si vedono arrivare richieste di accesso al credito, e che considerano più favorevolmente quelle da parte di clienti con uno stipendio fisso.