Chi concede prestiti per aziende a fondo perduto nel 2017

Chi concede prestiti per aziende a fondo perduto nel 2017 - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Le aziende che hanno bisogno di liquidità per coprire le prime spese o per affrontare un momento difficile hanno diverse alternative davanti. Una di queste è costituita dai prestiti per aziende a fondo perduto. Vediamo come funzionano.

Cosa sono i prestiti a fondo perduto

Non si può parlare di prestiti per aziende a fondo perduto senza considerare la natura di questi prodotti. I prestiti a fondo perduto sono formule di accesso al credito che si contraddistinguono per il fatto che il cliente che li sottoscrive non è obbligato a rimborsare la cifra ricevuta, né la quota capitale né la quota interessi.

prestiti a fondo perduto, quindi, possono essere visti come degli investimenti effettuati a favore di realtà aziendali legate all’imprenditoria giovanile o a specifici settori.

Da ricordare è che trovare prestiti completamente a fondo perduto è molto raro. Nella maggior parte dei casi è possibile accedere a finanziamenti in parte a fondo perduto e in parte caratterizzati da un tasso agevolato.

A chi sono rivolti

Solitamente i finanziamenti a fondo perduto sono dedicati a chi desidera aprire un’attività di tipo imprenditoriale o avviare una start-up. Negli ultimi anni rileviamo un particolare riguardo da parte degli enti che li concedono nei confronti dell’imprenditoria giovanile e femminile. Per lo più quindi si tratta di prestiti dedicati ai giovani imprenditori, o a chi aspira a diventarlo.

Periodicamente gli enti locali e statali indicono anche bandi ad hoc per le imprese situate in zone considerate svantaggiate dal punto di vista della competitività, allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’economica locale.

Chi li concede

I prestiti per aziende a fondo perduto sono normalmente concessi da enti pubblici, che possono essere europei, statali o locali. In ogni caso lo scopo è quello di incentivare lo sviluppo sul territorio di attività di tipo imprenditoriale.

Nell’elenco in questione è possibile includere l’Unione Europea, con i fondi comunitari che possono essere gestiti dalle amministrazioni locali dei Paesi membri.

Periodicamente vengono emessi dei bandi che consentono ai neo imprenditori o a chi opera in particolari settori economici, di accedere a finanziamenti e agevolazioni. Per partecipare a un bando è necessario compilare un’apposita domanda e presentare all’ente di riferimento un business plan convincente, che illustri nel dettaglio il progetto imprenditoriale che si desidera finanziare.

Ricordiamo inoltre che i prestiti a fondo perduto possono essere cumulati con altre agevolazioni, anche se non sono concessi all’interno dello stesso bando o se vengono erogati da enti differenti.

Per fare un esempio, se una start up accedere a dei contributi a fondo perduto per il sostegno delle spese di avvio attività potrà anche ottenere altre forme di agevolazione. Questo ovviamente a condizione di partecipare ai relativi bandi ed essere in possesso dei requisiti necessari.

I finanziamenti Invitalia 2017

Molto importante è specificare anche l’esistenza dei prodotti Invitalia. L’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa gestisce la maggior parte dei bandi attivi a livello nazionale.

Principalmente Invitalia propone soluzioni per i giovani imprenditori, alcune delle quali, in parte, a fondo perduto. A tal proposito fondamentale è il riferimento a SELFIEmployment, bando dedicato ai giovani under 29 che non lavorano, non studiano e non si formano e che hanno intenzione di aprire una propria azienda (NEET).

Quanti sono ammessi al progetto possono ottenere un contributo che va da 5 mila a 50 mila euro da rimborsare con un finanziamento a tasso zero che può estendersi fino a 7 anni. hanno accesso ai fondi sia i team di persone che desiderano costituire avviare un’impresa che le società già costituite, a condizione però che risultino inattive.

Presentazione della domanda

La maggior parte dei bandi gestiti da Invitalia, incluso il progetto SELFIEmployment, sono a sportello. Questo significa che se ritenuta idonea la domanda viene immediatamente accetta e i fondi concessi. Non è infatti prevista la formazione di alcuna graduatoria.

Per accedere ai bandi è necessario utilizzare la piattaforma dell’Agenzia e compilare online l’apposito modulo di domanda, previa registrazione al sito web. Alla richiesta andranno poi allegati un business plan dettagliato e gli altri eventuali documenti relativi all’attività e gli obiettivi che si desiderano perseguire.

Le domande vengono analizzate a seconda dell’ordine cronologico in cui arrivano all’Agenzia. Dopo una prima fase di valutazione Invitalia può richiedere un colloquio con chi presenta il progetto, al fine di verificare le potenzialità della strategia di business ideata.

Perché scegliere i finanziamenti a fondo perduto

I vantaggi dei prestiti per aziende a fondo perduto sono moltissimi, primo su tutti il fatto che le somme concesse non sono vincolate a restituzione e non sono soggette ad interessi.

Per quanti desiderano avviare un’attività, il reperimento delle risorse economiche necessarie è spesso la fase più difficile. Per questo la possibilità di accedere a soluzioni di credito a condizioni agevolate rappresenta senza dubbio una grande opportunità.

L’unico svantaggio dei prestiti per aziende a fondo perduto è rappresentato dal fatto che normalmente questi contributi hanno una disponibilità limitata e che i tempi di attesa possono risultare anche molto lunghi.

Il prestito d’onore 2017

Quando si discute di prestiti per aziende a fondo perduto si inquadra soprattutto lo schema appena descritto del prestito d’onore.

Questo prodotto, regolamentato dalla legge 185/2000, si contraddistingue per l’accessibilità riservata agli under 35 inoccupati da almeno 6 mesi. La cifra che si riceve con questo prestito può essere utilizzata per mettersi in proprio come liberi professionisti o titolari di attività in franchising.

Come funziona e cosa può finanziare

Il prestito d’onore, un punto di riferimento fondamentale quando si discute di prestiti per aziende a fondo perduto, permette di coprire i costi dei primi anni di gestione dell’azienda.

Si possono considerare spese relative all’acquisto di beni strumentali, attrezzature, materiali, beni immateriali a utilità pluriennali. Rientra nelle finalità del prestito d’onore ammesse dalla legge 185/2000 anche il pagamento di utenze.

Il prestito in questione deve durare almeno 5 anni. In questo lustro il cliente non può vendere l’attività e nemmeno iniziare a lavorare come dipendente in maniera continuativa. Altro tassello fondamentale per capire come funzionano le regole del prestito d’onore riguarda la necessità di coinvolgere direttamente il beneficiario del prestito nei processi di avvio della realtà aziendale.

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