Cosa sono e chi può ottenere i prestiti per dipendenti postali
La riforma del sistema previdenziale del 2011 ha determinato il trasferimento di tutte le pratiche ex Inpdap all’Inps, incluse quelle relative ai dipendenti di Poste Italiane e società collegate. Soggetti a cui sono dedicati i prestiti Ipost, linee di credito a tasso di interesse agevolato, in passato erogate dall’Inpdap e oggi garantite dall’Inps tramite la Gestione Fondi Poste.
I prestiti Ipost si dividono in piccoli prestiti e prestiti pluriennali. I primi sono prestiti personali, mentre i secondi rientrano nella categoria del prestiti finalizzati. In entrambi i casi il rimborso avviene dietro cessione del quinto dello stipendio, ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei prestiti Ipost.
Il piccolo prestito
I piccoli prestiti si rivolgono a tutti i dipendenti in servizio di Poste Italiane Spa e società collegate che possono vantare almeno 2 anni di anzianità di servizio di ruolo. Possono avere durata annuale, biennale, triennale o quadriennale e l’importo erogabile va da una a otto mensilità medie nette percepite dal richiedente.
Nello specifico si possono ottenere:
- una o due mensilità per i prestiti annuali;
- tre o quattro mensilità per i prestiti biennali;
- cinque o sei mensilità per i prestiti triennali;
- sette o otto mensilità per i prestiti quadriennali.
Va tuttavia precisato che se il richiedente ha già in corso un prestito pluriennale Ipost, l’importo finanziabile per il piccolo prestito si riduce a una mensilità media netta per ogni anno del prestito. In altre parole si otterrà una somma pari a una mensilità media netta per un prestito annuale, due mensilità per un prestito biennale. Il tasso è fisso (T.A.E.G.) al 5,00%.
Rimborso in caso di pensionamento e cessazione del rapporto di lavoro
Cosa accade se il beneficiario va in pensione? Nel caso in cui il dipendente abbia maturato il diritto a pensione e decida di concludere il rapporto d’impiego, le rate del finanziamento proseguiranno sulla sua pensione.
Se invece il dipendente postale cessa dal servizio senza però aver maturato i requisiti necessari per accedere alla pensione, non sarà possibile continuare con il pagamento delle rate attraverso bonifico bancario o conto corrente postale.
In tal caso infatti il debito verrà recuperato sul TFR accantonato dal beneficiario oppure sull’indennità di buonuscita. Se il TFR o l’indennità non fossero sufficienti a rimborsare il debito, il dipendente postale dovrà versare la somma ancora dovuta.
Caratteristiche dei prestiti pluriennali 2017
I prestiti pluriennali sono concessi solo a fronte di necessità rientranti nelle casistiche indicate dal relativo regolamento e possono avere durata quinquennale o decennale. Sono accessibili solo ai dipendenti di Poste Italiane Spa e di società collegate che hanno maturato non meno di 4 anni di anzianità di servizio di ruolo.
L’importo viene definito a seconda della ragione per cui si richiede il prestito, come fissato dal suddetto regolamento. Tra le varie finalità previste per i prestiti Ipost pluriennali troviamo l’acquisto della prima casa e le spese dentistiche. Indipendentemente da importo e durata del prestito, il Taeg è del 3,50%.
Calcolo rata online
Quanti desiderano calcolare l’importo della rata e conoscere tutte le condizioni dei prestiti Ipost Inps possono utilizzare l’apposito servizio di simulazione online. L’applicazione è accessibile direttamente tramite il sito ufficiale dell’Inps, seguendo il percorso: Home – Prestazioni e Servizi – Calcolo Dimostrativo Prestiti.
Una volta raggiunto il calcolatore, l’utente dovrà solo selezionare il tipo di prestito che desidera ottenere (piccolo prestito o prestito pluriennale) e inserire l’importo della retribuzione percepita.
Come richiedere i prestiti Inps Ipost
Ricordiamo infine che i moduli di domanda dei prestiti Ipost sono disponibili in formato Pdf nella sezione Modulistica del sito ufficiale dell’Inps (inps.it). I documenti da allegare alla richiesta variano a seconda del tipo di finanziamento che si richiede.
Per i piccoli prestiti è necessario presentare:
- la fotocopia del documento di identità;
- l’ultima busta paga;
- il certificato stipendiale.
Per i finanziamenti pluriennali invece sono necessari anche:
- un certificato medico di buona salute;
- un’autocertificazione dello stato di famiglia;
- dichiarazione di copia conforme agli originali;
- tutta la documentazione di spesa indicata dal regolamento, a seconda della finalità del prestito.
Rinnovo del finanziamento
I dipendenti di Poste Italiane e società collegate che hanno in corso un prestito pluriennale o un piccolo prestito possono rinnovare il finanziamento a condizione che si rispettino determinati tempi.
Nello specifico, per i piccoli prestiti devono essere trascorsi almeno:
- 5 mesi dall’erogazione per i prestiti annuali;
- 10 mesi dall’erogazione per i prestiti biennali;
- 15 mesi dall’erogazione per i prestiti triennali;
- 20 mesi dall’erogazione per i prestiti quadriennali.
Allo stesso modo i prestiti pluriennali di durata quinquennali o decennali possono essere rinnovati (con finanziamenti della stessa durata) solo a condizione che sia trascorso un periodo minimo di ammortamento pari a due o quattro anni.
Per quanto riguarda invece il rinnovo di un prestito quinquennale con uno di durata decennale, questo è possibile anche prima che siano trascorsi due anni dall’inizio del piano di ammortamento.