Come si compone l’offerta prestito Inps dipendenti Poste Italiane
I dipendenti del gruppo Poste Italiane possono stipulare finanziamenti a tassi agevolati destinati a varie finalità, dagli imprevisti quotidiani alla costruzione della prima cassa, passando per altri progetti importanti, quali opere di ristrutturazione o matrimonio del richiedente. Ci stiamo riferendo ai prestiti Inps Poste Italiane, scopriamo le linee di credito disponibili e le relative modalità di richiesta.
I prestiti Inps Poste Italiane prevedono una durata massima di dieci anni e somme erogate poste in rapporto diretto con la capacità retributiva del richiedente. I prodotti sono due, entrambi afferenti alla Gestione Fondi Gruppo Poste italiane: Piccolo prestito e Prestiti pluriennali.
Piccolo prestito 2017
Il Piccolo prestito è basato sulla cessione del quinto, questo significa che la rata non può superare 1/5 dello stipendio del beneficiario ed è trattenuta in modo automatico ogni mese. Ciò assicura uno scarso rischio di insolvenza, il piano di rimborso, di fatto, si svolge automaticamente.
La durata è di 12, 24, 36 o 48 mesi, mentre le somme fornite variano da uno sino a otto stipendi netti del richiedente:
- se il prestito prevede un piano di rimborso annuale, le mensilità possono essere al massimo due;
- con 24 mesi si raggiungono le quattro mensilità;
- 36 mesi – al massimo sei mensilità;
- 48 mesi – sino a otto mensilità.
Quali sono i requisiti da rispettare? Il richiedente deve essere un lavoratore assunto da Poste Italiane SpA o società collegate, essere in attività di servizio e poter contare su almeno due anni di servizio di ruolo.
Per quanto riguarda invece il tasso di interesse, è applicato un Taeg del 5,00%.
Tra i maggiori vantaggi rileviamo l’opportunità di conseguire il finanziamento, senza dover fornire alcuna motivazione. La somma accordata è incassata su conto corrente postale o bancario.
Cosa succede il caso di pensionamento? Se il dipendente che beneficia del prestito ha maturato il diritto alla pensione e sceglie di risolvere il rapporto d’impiego le rate di ammortamento del prestito proseguono con il trattamento previdenziale, e vengono quindi detratte dalla pensione mensile.
Diversa invece la questione se il dipendente cessa dal servizio ma non ha ancora maturato i requisiti necessari per accedere alla pensione. In tal caso infatti non è possibile proseguire con il versamento delle rate dovute tramite addebito sul conto corrente o bonifico postale. La somma ancora dovuta verrà recuperata sul TFR accantonato dal lavoratore e/o sull’indennità ottenuta per la buonuscita.
Come richiederlo
Come richiedere il Piccolo prestito? L’utente dovrà utilizzare la domanda Cred3, corredata da una serie di documenti:
- copia dell’ultima busta paga;
- certificato stipendiale;
- fotocopia di un documento di identità valido.
Una volta in possesso di tutta la documentazione necessaria, la richiesta di finanziamento dovrà essere inoltrata via posta all’Ufficio Crediti – presente in Via Ciro il Grande, 21, 00144 Roma – della struttura Inps Coordinamento Gestione speciale di previdenza Gruppo Poste italiane.
Quanti preferiscono possono sfruttare gli strumenti online predisposti dall’Inps, possono inviare la domanda accedendo ai Servizi Online – Area Ipost del portale inps.it. Per portare a termine il processo è necessario disporre del codice di identificazione personale Pin Inps.
I prestiti pluriennali
Per quanto riguarda invece i Prestiti pluriennali, la durata è quinquennale oppure decennale. È sempre basato su cessione del quinto e restano invariati i destinatari rispetto al Piccolo prestito. L’unica differenza è rappresentata dal fatto che il richiedente deve poter vantare almeno quattro anni di anzianità di servizio di ruolo presso Poste Italiane o una società ad essa collegata.
Ovviamente trattandosi di prestiti Inps Poste Italiane, possono accedere al credito esclusivamente i dipendenti in attività di servizio di Poste Italiane SpA e società collegate.
La somma finanziabile varia a seconda della finalità del prestito, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps Poste Italiane che può essere consultato direttamente sul sito Inps. Il tasso di interesse risulta invece più basso rispetto a quello fissato per i piccoli prestiti. Il Taeg infatti è del 3,50%. La domanda va inoltrata entro un anno dal momento in cui si è verificato l’episodio oggetto della motivazione.
Il prestito viene concesso nel rispetto del limite della quota cedibile dello stipendio, ossia non può superare la quinta parte del reddito netto mensile. La decurtazione mensile dallo stipendio (che corrisponde alla rata del prestito) prevede un importo massimo pari a mille euro.
Per quanto riguarda la procedura di richiesta, l’unica soluzione è quella dell’invio per Posta a Inps Coordinamento Gestione speciale di previdenza Gruppo Poste Italiane, Fondo Credito, Via Ciro il Grande, 21 – 00144 Roma. Le richieste sono accolte solo a condizione che la motivazione sia contemplata dalle istanze del Regolamento Cred3.
I documenti richiesti
Per ottenere i prestiti Inps Poste Italiane decennali o quinquennali è necessario allegare al modulo di domanda i seguenti documenti:
- certificato stipendiale;
- copia del documento di identità;
- copia dell’ultima busta paga;
- autocertificazione dello stato di famiglia;
- dichiarazione di copia conforme agli originali;
- certificato medico attestante la buona salute del richiedente rilasciato dal medico di base.
A questi aggiunge la documentazione di spesa relativa alla finalità del prestito e variabile a seconda del tipo di intervento che si desidera finanziare. Tali documenti variano a seconda della finalità, come indicato nel Regolamento Prestiti Inps Poste Italiane.
Per quanto riguarda il certificato stipendiale, questo deve essere rilasciato da Poste Italiane SpA oppure dalla società collegata presso cui è assunto il richiedente. Per richiedere tale documento il lavoratore deve rivolgersi al punto amministrativo di competenza, che si occupa di inviarlo all’Inps.
Simulazione online
Quanti desiderano sottoscrivere i prestiti Inps Poste Italiane possono sfruttare un apposito servizio di simulazione online per orientarsi al meglio nell’offerta e comprendere quanto il prestito desiderato andrebbe a costargli.
Come procedere? Per effettuare una simulazione di prestito è sufficiente accedere al servizio seguendo il percorso: Home – Prestazioni e Servizi – Calcolo dimostrativo prestiti.
Una volta raggiunto il calcolatore, è sufficiente inserire nel form di calcolo l’importo lordo della retribuzione mensile percepita dal richiedente. In questo modo, il calcolatore indicherà i prestiti accessibili al richiedente, considerando però solo le offerte con l’importo massimo erogabile.
Quanti desiderano conoscere le offerte relative a rate più basse è sufficiente inserire nel form di calcolo una somma più bassa rispetto all’importo della retribuzione mensile. Ricordiamo che il servizio consente di simulare sia i piccoli prestiti che quelli pluriennali.
Ma facciamo un esempio di simulazione prestiti Inps Poste Italiane. Dopo aver raggiunto il calcolatore selezioniamo quale tipo di prestito si desidera simulare e scegliamo la voce “Prestito Pluriennale”.
Lo step successivo prevede la selezione della durata del finanziamento (5 o 10 anni) e ci richiede di inserire l’importo delle retribuzione lorda del beneficiario. Scegliamo quindi di simulare un prestito quinquennale richiesto da un dipendente postale con uno stipendio mensile pari a 1200 euro.
A queste condizioni il calcolatore ci propone un prestito pluriennale con importo lordo pari a 12.063,36 euro. La rata mensile da corrispondere invece è pari a 201,06 euro.
Sull’importo lordo del prestito si applicano diverse voci di spesa, tra cui ricordiamo gli interessi e le spese di amministrazione. I primi hanno un importo pari a 723,85 euro mentre gli oneri amministrativi si attestano a 60,32 euro (0,50% dell’importo del prestito). Al netto di tutte le spese, il beneficiario ottiene la concessione di una somma pari a 11.064,77 euro.
Rinnovo ed estinzione anticipata
Ora che abbiamo visto condizioni e requisiti dei presiti Inps Poste Italiane, passiamo alla questione del rinnovo. Questo è possibile solo a condizione che sia trascorso un determinato periodo di tempo, variabile dal tipo di prestito e dalla sua durata.
I piccoli prestiti sono rinnovabili solo dopo che sia trascorso un certo lasso di tempo dalla data di erogazione. Sono necessari:
- 5 mesi per un prestito annuale;
- 10 mesi per un prestito biennale;
- 15 mesi per un prestito triennale;
- 20 mesi per un prestito quadriennale.
Per i finanziamenti pluriennali invece il rinnovo è possibile solo dopo che siano trascorsi due anni dall’inizio del piano di rimborso per i finanziamenti di durata quinquennali e quattro anni per quelli decennali. Questo però a condizione che si tratti rinnovare un prestito pluriennale con uno di uguale durata.
Le cose cambiano invece se si desidera rinnovare un prestito quinquennale con uno di durata decennale. In tal caso infatti non è necessario attendere due anni prima della concessione del nuovo prestito.
Per quanto riguarda l’estinzione anticipata, i piccoli prestiti Inps Poste Italiane possono essere estinti in qualsiasi momento, mentre per i prestiti pluriennali è necessario attendere gli stessi tempi previsti per il rinnovo.
In ogni caso, la somma da versare per estinguere completamente il finanziamento viene calcolata al netto degli interessi e della quota dovuta per il Fondo di garanzia Inps.