Tutte le soluzioni per ottenere prestiti Inps per ristrutturazione casa

Tutte le soluzioni per ottenere prestiti Inps per ristrutturazione casa - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Come ottenere un prestito per la ristrutturazione della prima casa

l’Inps eroga ai suoi iscritti prestiti finanziamenti a tasso agevolato con i quali provvedere a spese improvvise e non programmate. Tre le varie casistiche previste per la concessione dei finanziamenti Inps ex gestione Inpdap troviamo anche la ristrutturazione della casa di residenza. Spesso si parla infatti di prestiti Inps per ristrutturazione casa, ma cosa sono di preciso? 

I prestiti per ristrutturazione casa non esistono nel novero dei finanziamenti Inps come categoria indipendente. Quasi tutti i prestiti Inps possono essere concessi per finanziare la ristrutturazione della casa, sta all’iscritto decidere quale richiedere in base alle proprie necessità. Vediamo nel dettaglio queste linee di credito.

Mutuo Inpdap prima casa

Il mutuo Inps ex Inpdap è un finanziamento garantito da un’ipoteca, generalmente concesso per l’acquisto della casa, il mutuo Inps può essere utilizzato anche per finanziare lavori di restauro sull’immobile. Il massimo erogabile è di 150.000 euro e il piano di rimborso può estendersi fino a 30 anni.

Il beneficio è riservato ai dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati iscritti ad un apposito Fondo Inps, la Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, da almeno un anno.

Requisiti e tasso

Per ottenere un mutuo Inps è necessario che il richiedente i componenti del suo nucleo familiare non risultino proletari un altro immobile sito nel territorio italiano. I prestiti Inps per ristrutturazione casa possono essere sia a tasso fisso che variabile.

Nel primo caso il TAN applicato è del 2,95% per l’intera durata del mutuo, nel secondo caso invece il tasso è definito in base al valore Euribor a 6 mesi e maggiorato di 200 punti base.

Altre soluzioni di prestito Inpdap

Tuttavia il mutuo Inps ex Inpdap è l’unica linea di credito Inps accessibile a quanti sono alla ricerca di liquidità con cui finanziare la ristrutturazione della casa. Tutti gli iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali possono infatti accedere anche ai piccoli prestiti e ai prestiti pluriennali. Vediamo quindi quali sono le condizioni di questi prestiti Inps per ristrutturazione casa.

I piccoli prestiti

Il piccolo prestito è un finanziamento che permette di ottenere somme non superiori a 8 mensilità medie percepite. Il piano di rimborso può estendersi fino a 4 anni, e l’importo viene definito in base alla durata del prestito e al reddito medio mensile percepito dall’iscritto.

Per ogni anno di durata del finanziamento il richiedente può ottenere una somma pari a due mensilità medie percepite. Tuttavia nel caso in cui il richiedente abbia in corso altre trattenute sullo stipendio o sulla pensione la somma finanziabile si riduce a una mensilità media netta per ogni anno di durata. In ogni caso il Tan è pari al 4,25%.

Dato che si tratta di un prestito personale non è necessario produrre alcun prevenivo di spesa né giustificare la richiesta di credito. Il piccolo prestito si rivolge a lavoratori dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Caratteristiche dei finanziamenti pluriennali per ristrutturazione

Troviamo infine i prestiti pluriennali, finanziamenti che possono avere durata quinquennale o decennale. L’importo viene definito in base alla quota cedibile, ossia la rata mensile, che non può superare la quinta parte dello stipendio.

Tra le varie finalità per cui è possibile ottenere i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap c’è proprio la ristrutturazione edilizia della casa di proprietà. Quanti richiedono un finanziamento di questo tipo potranno accedere ad una somma massima pari a 100 mila euro, da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende per 10 anni.

Ai prestiti Inps per ristrutturazione casa si applicano un tasso di interesse del 3,50% e un’aliquota per spese di amministrazione pari allo 0,50% dell’importo lordo del finanziamento. È previsto inoltre il pagamento di un premio per il Fondo Rischi dell’Inps, che viene definito in base alla durata del piano di ammortamento e all’età del richiedente.

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