I prestiti Inps per dipendenti sono linee di credito che l’Istituto previdenziale finanzia con il proprio Fondo, ossia la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Costituiscono una valida soluzione per chi è alla ricerca di un prodotto finanziario a tassi contenuti e condizioni trasparenti.
Scopriamone le principali caratteristiche definite a livello contrattuale e soprattutto come ottenerli.
Prestiti Inps per lavoratori dipendenti: il piccolo prestito
Nel novero dei prestiti Inps per dipendenti è possibile ricordare il Piccolo prestito. Di cosa si tratta? Di un finanziamento che ha l’obiettivo di aiutare dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali a far fronte a necessità improvvise di somme di denaro contenute. Il Piccolo prestito può essere rimborsato in 12, 24, 36 o 48 rate.
Per quanto riguarda gli iscritti in servizio lavorativo, è bene ricordare che la quota minima richiedibile è pari a una mensilità netta di stipendio, da restituire in 12 rate mensili. In caso di mancanza di altre trattenute, risulta possibile richiedere una somma fino a due mensilità, restituibili sempre in 12 rate.
Prestiti Inps: i tassi del piccolo prestito
Per quanto riguarda i prestiti Inps per dipendenti e in particolare la formula del piccolo Prestito, è utile ricordare che vale l’applicazione di un tasso d’interesse nominale annuo del 4,25% e di una somma pari allo 0,50% del finanziamento come rimborso per spese amministrative.
La prima rata di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello dell’erogazione della somma.
Prestiti Inps dipendenti: i prestiti pluriennali diretti
Parlare di prestiti Inps per dipendenti significa chiamare in causa anche i Prestiti pluriennali diretti. Questa tipologia di finanziamento può essere concessa a tutti gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, a patto che abbiano un’anzianità d’iscrizione superiore ai 4 anni e che siano titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il finanziamento in questione può avere una durata compresa tra i cinque e i dieci anni ed è onorabile tramite rate mensili, ciascuna non superiore alla quinta parte dello stipendio erogato mensilmente all’iscritto beneficiario del prestito.
Una peculiarità di questa linea di credito è costituita dalle finalità dei finanziamenti, che consentono di far fronte a spese legate a eventi naturali avversi, problemi medici, contenziosi legali.
L’iscritto intenzionato a chiedere il prestito deve farlo entro e non oltre un anno da quando si è verificato l’evento avverso e presentare la documentazione delle spese. Ai prestiti pluriennali Inps viene applicato un tasso d’interesse annuo del 3,50%.
Prestiti Inps Inpadp: l’opzione del mutuo ipotecario
I soggetti intenzionati a chiedere prestiti Inps per dipendenti possono contare anche sull’opzione del mutuo ipotecario. Si tratta di una linea di credito avente l’obiettivo di finanziare l’acquisto della prima casa d’abitazione per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con un’anzianità d’iscrizione non inferiore ai 3 anni.
La cifra massima erogabile è pari a 300.000€ comprese le spese per le pertinenze e il mutuo può essere estinto in 10, 15, 20, 25 o 30 anni.