Condizioni e importi dei prestiti Inps per dipendenti statali

Condizioni e importi dei prestiti Inps per dipendenti statali - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Prestiti Inps per i dipendenti statali e pubblici 2024

La necessità di accedere al credito è sempre più importante oggi e i prestiti Inps per dipendenti statali vengono incontro anche a chi, pur avendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ha bisogno di chiedere denaro per diverse finalità.

Quando si parla di prestiti Inps per dipendenti statali si inquadrano diverse formule di accesso al credito. Una di queste è il piccolo prestito, un prodotto pensato per chi ha necessità di chiedere quantità contenute di denaro.

Il piccolo prestito Inps è riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e consente di scegliere piani di rimborso della durata massima di 48 mesi.

La somma finanziabile viene definita in base al reddito del beneficiario. È possibile ottenere al massimo otto mensilità di stipendio percepito al netto delle tasse. Il tasso di interesse (Tan) è fisso al 4,25%.

I prestiti pluriennali Inpdap

Le opzioni relativi a prestiti Inps per dipendenti statali comprendono anche i prestiti pluriennali. Di cosa si tratta? Di un prodotto che consente di accedere al credito per far fronte a esigenze di natura personale o familiare, dal matrimonio fino alla ristrutturazione della casa.

Anche in questo caso è prevista l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, ma sono tuttavia previsti altri requisiti da rispettare. È necessario infatti poter contare su almeno 3 anni di anzianità lavorativa ai fini della pensione.

I prestiti pluriennali possono essere richiesti anche dai titolari di un contratto di lavoro a tempo determinato, a patto che esso non sia inferiore a 3 anni.

I pluriennali sono una formula di accesso al credito molto vantaggiosa nell’ambito dei prestiti Inps per dipendenti statali. Caratterizzati da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 3,50%, possono durare 60 o 120 mesi. La somma finanziabile varia a seconda dello stato di bisogno e del reddito del richiedente.

Per inoltrare la richiesta è necessario allegare lo stato di famiglia, il certificato medico – solo per le finalità non inerenti le spese mediche – i documenti attestanti le spese, che devono essere effettuate entro e non oltre un anno da quando si è verificato l’evento.

I mutui ipotecari Inps

Parlare di prestiti Inps per dipendenti statali significa considerare anche i mutui ipotecari. Riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, questi finanziamenti permettono di accedere al credito per l’acquisto della prima casa, interventi di ristrutturazione, o la costruzione di box o posti auto.

Il limite finanziabile massimo è pari a 300.000€ per l’acquisto della casa, integrabili con ulteriori 6.000 per la copertura delle spese assicurative. La richiesta deve essere effettuata dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno.

Il mutuo ipotecario Inps può essere a tasso fisso o variabile. Il tasso fisso viene definito con il metodo del loan to value, mentre il tasso variabile è da calcolare sulla base dell’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti base e calcolato su un lasso di tempo di 360 giorni.

L’accesso ai mutui ipotecari Inps ex Inpdap, previo controllo del possesso dei requisiti, è regolato sulla base della disponibilità finanziaria della Direzione Regionale competente.

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