L’abitazione principale è l’acquisto più importante in ambito familiare, un esborso che spesso viene affrontato solo grazie a una linea di credito dedicata. La selezione del mutuo prima casa deve tenere conto di tanti fattori determinanti: dalla sostenibilità ai costi associati al rimborso. Nell’ambito dei prodotti più interessanti troviamo i prestiti Inps acquisto prima casa, ma come funzionano, quali i tassi e che requisiti prevedono? Ecco tutte le risposte.
Prestiti pluriennali Poste: prima casa con un Taeg del 3,50%
I prestiti Inps acquisto prima casa corrispondono a finanziamenti con caratteristiche diverse, che variano anche in rapporto al pubblico coinvolto. I Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste sono concessi in rapporto alle finalità indicate dal regolamento Inps, tra queste troviamo “Costruzione della prima o seconda casa di abitazione e della prima casa per i figli”.
Per questo scopo è previsto un rimborso strutturato in dieci anni su cessione del quinto. I beneficiari sono i dipendenti di Poste Italiane e società collegate. Questi devono poter contare su almeno quattro anni di anzianità di servizio.
Il tasso, inteso come Taeg, corrisponde al 3,50%.
Prestiti pluriennali Inpdap con cessione del quinto
Sempre fra i prestiti Inps acquisto prima casa troviamo i Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica. Anche in questo caso si tratta di un finanziamento su cessione del quinto che viene erogato per finalità coerenti con quelle indicate dal Regolamento.
Nel novero delle finalità ammesse troviamo appunto “Acquisto della casa destinata a residenza”, che prevede come importo massimo 150mila euro. I beneficiari sono costituiti da dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
La durata può essere di cinque o dieci anni e come per ogni altri finanziamento su cessione del quinto, la rata non può superare la soglia di 1/5 dell’assegno mensile.
In merito al tasso di interesse rileviamo l’applicazione di un Tan del 3,50%. Devono essere considerati inoltre spese amministrative (0,50%) e premio fondo rischi.
Modalità richiesta prestiti Inpdap
Il richiedente deve contare su almeno quattro anni di anzianità di servizio. Durante tutto il periodo di rimborso deve risultare valido il contratto di lavoro. I lavoratori assunti a tempo determinato dovranno inoltre cedere il TFR come garanzia di rimborso del finanziamento.
Mutui Inpdap: fino a 300mila euro per la prima casa
L’ultimo prodotto che vogliamo approfondire, nel campo dei prestiti Inps acquisto prima casa, è rappresentato dai mutui Inps. Stiamo parlando di un prodotto rivolto agli iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi lavoratori che pensionati. I dipendenti devono poter contare su contratto a tempo indeterminato.
Gli importi accordati cambiano in relazione alla finalità considerata. Per l’acquisto dell’abitazione principali l’Inps offre fino a 300mila euro. Vi sono due opzioni di tasso di interesse: tasso fisso al 2,95%, tasso variabile corrispondente all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base