Finanziamenti agevolati per pensionati e dipendenti pubblici
Richiedere un prestito è una necessità per tantissime categorie di lavoratori. Informarsi sui prestiti Inpdap tassi di interesse 2017 è il miglior punto di partenza per scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Il piccolo prestito
Quando si parla di prestiti Inpdap tassi di interesse 2017 è bene concentrarsi sui casi singoli, come per esempio il piccolo prestito. Questa prestazione economica, riservata agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, rappresenta un’alternativa per chi vuole chiedere somme contenute di denaro, senza la necessità di presentare un giustificativo di spesa.
Il piccolo prestito Inps ex Inpdap – che può durare dai 12 ai 48 mesi – è caratterizzato da un tasso nominale annuo del 4,25%. Il beneficiario deve inoltre far fronte al pagamento delle spese di amministrazione (pari allo 0,5% dell’importo lordo del prestito) e del premio per il Fondo Rischi dell’Inps.
Caratteristiche dei prestiti pluriennali
Cosa si può dire sui prestiti pluriennali? Che rappresentano dei finanziamenti finalizzati, che possono durare dai 60 ai 120 mesi. Queste prestazioni economiche sono riservate agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi pensionati o soggetti in attività di servizio.
I prestiti pluriennali Inpdap sono un punto di riferimento importante per chi deve affrontare spese improvvise relative alla salute, alla ristrutturazione della casa, a un matrimonio in famiglia.
Si tratta di finanziamenti caratterizzati da un tasso nominale annuo pari al 3,50% (è necessario comprendere anche le spese amministrative pari allo 0,50% della cifra erogata). Come per i piccoli prestiti va considerato anche il premio per il Fondo Rischi Inps.
La somma massima erogabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il prestito, in base a quanto stabilito dal Regolamento Prestiti Inps. Per fare un esempio, un prestito finalizzato all’acquisto di un’auto prevede un importo massimo erogabile pari a 20 mila euro mentre un finanziamento richiesto per far fronte alle spese legate al matrimonio arriva a un massimo di 23 mila euro.
Ricordiamo inoltre che con l’entrata in vigore del nuovo regolamento (attivo da ottobre 2011) i pensionati e i dipendenti pubblici in possesso di tutti i requisiti necessari per richiedere i prestiti pluriennali possono stipulare un prestito per l’acquisto della prima casa di un figlio maggiorenne.
La cessione del quinto
Un’altra tipologia di prestito che è bene prendere in considerazione in merito a prestiti Inpdap tassi di interesse 2017 è la cessione del quinto. Che cosa prevede? La stipula di un contratto tra il richiedente e un istituto di credito o società finanziaria.
Il rimborso del prestito con cessione del quinto – che non può durare più di 120 mesi – avviene tramite trattenuta mensile della rata dalla busta paga o dall’assegno pensionistico.
Questa tipologia di prestito è caratterizzata da un tasso fisso stabilito dall’ente che eroga il denaro.
I nuovi tassi dei mutui ipotecari agevolati
Ultimo ambito da analizzare quando si parla di prestiti Inpdap tassi di interesse 2017 sono i mutui ipotecari. Stiamo parlando di finanziamenti che consentono agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di acquistare casa, ristrutturarla, o di costruire un box o posto auto da considerare come pertinenza dell’abitazione principale.
I mutui ipotecari Inpdap, che consentono di richiedere fino a 300.000€, sono caratterizzati da due tipologie di tassi.
- Tasso fisso: il tasso fisso dei mutui ipotecari Inpdap è pari al 2,95%. Il valore è stato modificato lo scorso 1° luglio, dal momento che prima di quella data si parlava del 3,75%.
- Tasso variabile: il tasso variabile dei mutui ipotecari Inpdap – modificato lo scorso 8 ottobre su determinazione del presidente Inps – si determina sulla base dell’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti base e calcolato su un lasso di tempo di 360 giorni.
Ricordiamo inoltre che con l’approvazione del nuovo Regolamento Mutui Inps il beneficiario ha anche la possibilità di modificare il tasso d’interesse, passando da fisso a variabile e viceversa.