Prestiti Inpdap per ristrutturare casa a tassi agevolati
I prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa sono prestazioni economiche erogate dalla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con l’obiettivo di venire incontro agli iscritti che devono sostenere spese ingenti.
Si tratta di prodotti erogati direttamente dall’Inps al fine di agevolare i lavoratori e pensionati pubblici nell’accesso al credito. La concessione avviene grazie ad un apposito Fondo credito dell’Inps, alimentato dalle trattenute contributive effettuate sullo stipendio e busta paga degli iscritti.
I finanziamenti vengono erogati sulla base della disponibilità di tale fondo, ossia la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
I finanziamenti pluriennali
I prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa comprendono diverse alternative, come per esempio i prestiti pluriennali Inpdap. Di cosa si tratta? Di prestazioni economiche erogate agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali – siano essi lavoratori o pensionati – che devono portare avanti lavori di manutenzione straordinaria od ordinaria della propria casa d’abitazione.
Quali sono le principali regole dei prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa? Se si parla dei pluriennali ricordiamo prima di tutto il limite di finanziamento, che corrisponde a 100 mila euro.
Ricordiamo che i prestiti pluriennali Inpdap, sono rimborsabili con piani di ammortamento dalla durata di 60 o i 120 mesi. Come per la somma finanziabile, la durata del finanziamento viene stabilita in base alla finalità del prestito. A tal proposito si fa riferimento al Regolamento Prestiti Inps, che può essere consultato direttamente online sul sito inps.it.
Nello specifico, i prestiti pluriennali per la ristrutturazione della casa prevedono un piano di ammortamento che si estende per 10 anni. Le rate hanno importo costante e sono detratte direttamente dalla busta paga o dalla pensione del beneficiario.
In secondo luogo elenchiamo i documenti da allegare alla richiesta, ossia la carta d’identità, la dichiarazione d’inizio dei lavori rilasciata da chi li dirige, la documentazione delle spese effettuate. A questi documenti sono da allegare anche lo stato di famiglia e il computo estimativo rilasciato da un professionista iscritto a un albo.
I beneficiari
Ma chi può ottenere i prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa? Hanno accesso ai prestiti pluriennali esclusivamente i lavoratori e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Ai soggetti in attività di servizio è richiesta anche la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato nonché di almeno quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini della pensione. Necessario anche un versamento contributivo presso la Gestione Unitaria non inferiore a quattro anni.
Tuttavia ricordiamo che hanno accesso ai prestiti pluriennali anche i lavoratori pubblici assunti con contratto a tempo determinato. In tal caso però la concessione del finanziamento è possibile solo a condizione che il richiedente abbia un contratto di lavoro con durata pari ad almeno tre anni. I prestiti devono comunque risultare estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.
I tassi 2017
Quando si parla di prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa è bene fare attenzione ai tassi applicati. Nel caso dei pluriennali Inpdap essi corrispondono al 3,50% su base annua.
A tale valore vanno aggiunte le spese amministrative, corrispondenti allo 0,50% della cifra complessiva erogata. Da considerare anche il contributo fondo rischi, la cui entità cambia a seconda dell’età anagrafica del richiedente sia al momento della firma del contratto, sia al termine.
Domanda e simulazione
Ma come richiedere i prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa? Per i pensionati sono disposti dei servizi online che consentono di effettuare l’inoltro autonomamente, oppure richiedendo l’assistenza del Contact Center Inps.
I lavoratori dipendenti che desiderano presentare la domanda invece devono rivolgersi all’Amministrazione di appartenenza.
Ricordiamo inoltre che sul sito ufficiale dell’Inps è presente un servizio che consente di effettuare simulazioni di prestiti online. Il calcolatore è accessibile a tutti gli utenti e non richiede l’autenticazione con il Pin Inps.
Condizioni dei mutui Inpdap
L’offerta prestiti Inpdap ristrutturazione prima casa comprende anche i mutui ipotecari Inps. Finanziamenti erogati sempre agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi pensionati o soggetti in attività di servizio.
I mutui ristrutturazione sono destinati ad attività di manutenzione ordinaria o straordinaria, e prevedono come limite di finanziamento una cifra non superiore al 40% del valore dell’immobile e, in ogni caso, mai più alta di 150 mila euro.
Questa tipologia di mutui viene erogata a titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure a pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da più di un anno.
I mutui ipotecari Inps per ristrutturazione possono durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno però eccezione i finanziamenti richiesti da chi ha più di 65 anni, per i quali la durata massima prevista è di 15 anni.
I nuovi tassi
Il beneficiario ha la possibilità di scegliere tra tasso fisso e variabile. Nel primo caso abbiamo un Tan calcolato con metodo loan to value (LTV), mentre i finanziamenti a tasso variabile prevedono un tasso pari al valore dell’ Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.
Per quanto riguarda i tassi fissi, abbiamo quindi un Tan definito in base al rapporto tra il valore del mutuo concesso e quello dell’immobile oggetto di ipoteca. Fa fede il valore immobiliare determinato in sede di perizia estimativa.
Riportiamo nella seguente tabella i tassi previsti per i mutui con interesse fisso.
TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | ≤ 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Ricordiamo che i tassi calcolati con il sistema LTV sono stati introdotti di recente con la determinazione presidenziale n. 89 del 25 maggio 2017. Verranno applicati automaticamente a tutte le richieste di mutui a tasso fisso presentate a partire da settembre 20107.
Nel corso del piano di ammortamento il mutuatario ha la possibilità di modificare il tasso d’interesse applicato al finanziamento. Sarà quindi possibile passare da tasso fisso a variabile, o viceversa.
La domanda
Per inoltrare le domande è necessario procedere unicamente per via telematizzata, dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio, dal 1° al 10 settembre di ogni anno solare. Le domande corredate di tutti i requisiti vengono accolte sulla base della disponibilità quadrimestrale della Direzione Regionale competente.
In caso di penuria di fondi viene stilata una graduatoria pubblicata sul sito ufficiale Inps. I moduli di domanda da utilizzare per la richiesta sono reperibili direttamente sul sito ufficiale dell’Inps.
Per maggiori informazioni sui mutui prima casa ex Inpdap Inps, vi invitiamo a visitare il portale mutuoinpdap.org