Prestiti Inpdap dipendenti pubblici per studio proprio o dei figli
Il percorso di studi è una tappa fondamentale per la crescita personale di un figlio. Tuttavia non sempre è possibile sostenere tutte le relative spese solo con le proprie entrate. Situazione in cui gli iscritti Inps ex Inpdap possono ricorrere ai prestiti Inpdap per studio a tasso agevolato.
Ricordiamo infatti che con la soppressione dell’Inpdap tutte le sue funzioni sono passate di competenza all’Inps. Ente che continua a garantire l’erogazione delle prestazioni dedicate a dipendenti e pensionati pubblici, inclusi i prestiti agevolati.
Tra le varie tipologie di prestiti erogati dall’Inps ve ne sono alcuni che possiamo far rientrare nella categoria dei prestiti Inpdap per studio figli. Vediamo quali sono e a chi si rivolgono.
I piccoli prestiti Inpdap Inps
Quanti sono alla ricerca di un prestito a condizioni agevolate per far fonte alle spese per lo studio dei figli possono optare per i piccoli prestiti ex Inpdap. Si tratta di prestiti personali che permettono di ottenere somme relativamente basse da rimborsare con un piano di ammortamento a rate mensili.
Sono prodotti dedicati esclusivamente a dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione. Ai fini dell’accesso al credito è necessario essere iscritti ad un apposito Fondo credito, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
I piccoli prestiti possono durare 1, 2, 3 o 4 anni e la somma finanziabile dipende dalla durata del piano di ammortamento e dall’entità del reddito mensile percepito. Per ogni anno di durata del finanziamento infatti è possibile ottenere una somma pari a una mensilità di stipendio o pensione percepita dal richiedente.
La somma finanziabile viene raddoppiata nel caso in cui il richiedente non abbia in corso trattenute su stipendio o pensione, al momento della domanda. Ipotesi in cui è possibile ottenere piccoli prestiti in doppia mensilità, fino a un massimo di otto mensilità stipendiali. In ogni caso il tasso di interesse è fisso al 4,25%.
Ricordiamo che i piccoli prestiti rientrano nella categoria dei prestiti personali. Ragione per cui non è necessario presentare alcuna giustificazione di spesa in sede di domanda.
In altre parole, il dipendente o pensionato che richiede il finanziamento non è tenuto a specificare l’utilizzo che intende fare del denaro ricevuto. È possibile quindi richiedere il piccolo prestito per qualsiasi ragione, incluse le spese per lo studio dei figli.
Prestito Inpdap quinquennale per studi universitari
Nel novero dei prestiti Inpdap per studio troviamo anche il prestito pluriennale ex Inpdap. Anche in questo caso si parla di finanziamenti accessibili solo a quanti sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
A differenza dei piccoli prestiti però i prestiti pluriennali sono erogati dall’Inps solo per far fronte a specifiche necessità. Si tratta infatti di prestiti finalizzati erogati esclusivamente per le casistiche contemplate dal Regolamento Prestiti Inps.
Tra le finalità previste dal Regolamento (disponibile sul sito ufficiale dell’Inps) troviamo l’iscrizione e la frequenza a corsi post laurea. Corsi che devono però avere una durata pari ad almeno due anni. Il finanziamento può essere richiesto sia per i corsi di studi seguiti dal dipendente o dal pensionato pubblico che presenta la domanda, che per quelli frequentati dal coniuge o dal figlio.
La somma finanziabile viene definita in base alle spese preventivate. Il rimborso avviene in 5 anni e il tasso di interesse è pari al 3,5%.
Per quanto attiene alla documentazione da allegare alla richiesta, è necessario allegare al modulo di domanda un’autocertificazione in cui siano specificati la durata e la tipologia del corso di studi, nonché l’iscrizione e la frequenza da parte del richiedente, del figlio o del coniuge.
Prestito ex Enam per studio
Nel novero dei prestiti Inpdap per studio figli troviamo infine i piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale. Finanziamenti a tasso di interesse agevolato dedicati a insegnanti e direttori scolastici.
Il finanziamento viene concesso solo per le motivazioni ammesse dall’Inps, tra queste c’è la frequenza di corsi universitari da parte del richiedente o dei figli. La somma massima finanziabile è pari a due mensilità di stipendio in godimento al richiedente. Il tasso di interesse è fisso all’1,5%.
Per quanto attiene ai requisiti di accesso al credito, è necessario che il richiedente sia un insegnante o un direttore scolastico di scuole statali primarie o dell’infanzia. Il richiedente deve inoltre essere assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e risultare in attività di servizio.