Come funzionano i prestiti a pensionati Inps Inpdap
Cosa sono i prestiti Inpdap pensionati? L’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica rappresenta il punto di riferimento previdenziale per i dipendenti pubblici. Il suo impegno principale è costituito dalla liquidazione e pagamento delle pensioni, dal trattamento di fine servizio e da quello di fine rapporto (TFR).
L’Inpdap però non è soltanto previdenza. L’Istituto presenta anche degli speciali prestiti dedicati ai pensionati. I servizi creditizi sono pensati sia per i dipendenti in servizio che per i pensionati, ma possono estendersi anche ai familiari della pubblica amministrazione.
Con la soppressione dell’Inpdap, avvenuta a gennaio 2012, tutte le prestazioni dedicate a dipendenti e pensionati pubblici sono passate di competenza dell’Inps. Ente che ha assorbito l’Istituto per la previdenza della pubblica amministrazione.
Tutte le prestazioni ex Inpdap sono ora amministrate dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps. È questo quindi l’ufficio a cui devono fare riferimento quanti desiderano richiedere un prestito agevolato ex Inpdap.
L’offerta prestiti pensionati pubblici
Quali sono i principali vantaggi dei prestiti Inpdap Inps ai pensionati? I dipendenti pubblici a riposo hanno la possibilità di sottoscrivere prestiti a condizioni agevolate. Finanziamenti con i quali far fronte a piccole spese impreviste, oppure a eventi particolari che comportano un grande esborso di denaro.
Il finanziamento può essere erogato in modo diretto da parte dell’istituto oppure da banche convenzionate. Nella prima eventualità considerata si parla di prestiti diretti finanziati dal Fondo di Credito Inpdap.
Le risorse cui fa riferimento il fondo sono rappresentate dalla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Fondo credito che viene alimentato dalla contribuzione obbligatoria degli iscritti Inpdap, e da quella volontaria dei pensionati Inpdap e lavoratori e pensionati pubblici iscritti, a fini previdenziali, ad altri enti o istituti aderenti al Fondo.
Condizioni e tassi 2023
I prestiti Inpdap pensionati si dividono in:
- Piccoli prestiti. Grazie al piccolo prestito riceverete una somma di denaro per far fronte a improvvise e urgenti necessità. È necessario essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. I limiti imposti ai piccoli prestiti variano in base alla disponibilità di bilancio stanziata annualmente. Il tasso è fisso al 4,25%.
- Prestiti pluriennali diretti. Tali prestiti forniscono una somma di denaro utile a supportare documentate necessità personali o familiari, che rientrano nei casi previsti dal regolamento. Possono durare 5 o 10 anni e prevedono un Tan fisso del 3,5%.
Nella seconda ipotesi, invece, si tratta di finanziamenti forniti da banche o società finanziarie in base a convenzioni stipulate con l’istituto. Prodotti che prevedono un rimborso tramite cessione del quinto della pensione.
A differenza di quanto fatto con i prestiti Inpdap pensionati diretti, per i finanziamenti concessi da banche e finanziarie in convenzione non possiamo stabilire l’entità del tasso di interesse. Questo perché le condizioni variano da banca a banca. In ogni caso, l’accordo sottoscritto con l’Inps impone agli istituti di credito l’applicazione di tassi chiari e vantaggiosi.
I mutui ex Inpdap 2023
Nell’offerta prestiti Inpdap pensionati possiamo includere anche i mutui Inps ex Inpdap. Prodotti che consentono di ottenere somme fino a un massimo di 300 mila euro con i quali far fronte a spese di varia natura.
È possibile infatti richiedere i mutui agevolati sia per l’acquisto o la costruzione della casa di proprietà, sia per finanziare interventi di ristrutturazione o manutenzione dell’immobile di proprietà.
Rientrano tra le finalità previste per il mutuo anche l’acquisto di un posto auto o di un box auto. Il piano di rimborso si estende per un massimo di 30 anni e il mutuatario può scegliere tra tasso fisso o variabile.