Chi eroga prestiti Inpdap in convenzione e a chi sono rivolti

Chi eroga prestiti Inpdap in convenzione e a chi sono rivolti - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Finanziamenti in convenzione Inps per dipendenti e pensionati 2017

I prestiti Inpdap in convenzione sono finanziamenti agevolati rimborsabili tramite cessione del quinto dello stipendio. Questi vengono erogati esclusivamente da istituti di credito convenzionati con l’Inpdap e autorizzati a concedere prestiti ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. 180/50.

Quando si parla di prestiti Inps ex Inpdap in convezione è necessario fare una distinzione tra i prestiti dedicati ai pensionati e quelli rivolti ai lavoratori dipendenti assunti nel settore pubblico. Nel primo caso si parla di prestiti su cessione del quinto della pensione mentre nel secondo si tratta dei prestiti pluriennali ex Inpdap. Ma vediamone nel dettaglio le condizioni.

Prestiti quinquennali e decennali Inps ex Inpdap 2017

I prestiti Inpdap pluriennali garantiti sono una tipologia di finanziamento su cessione del quinto che garantisce il beneficiario contro i seguenti rischi:

  • riduzione dello stipendio;
  • cessazione dal servizio senza diritto a pensione;
  • decesso del beneficiario prima che sia estinto il prestito.

A differenza di quanto accade con i prestiti pluriennali diretti, erogati direttamente dalla Gestione ex Inpdap dell’Inps tramite un apposito Fondo, la somma non viene concessa dall’Istituto. L’erogazione avviene infatti ad opera di banche e finanziarie convenzionate con l’Inps, ossia che hanno sottoscritto uno specifico accordo con l’Istituto.

Durata e rimborso

Il prestito può durare cinque o dieci anni, da rimborsare rispettivamente in 60 o 120 rate mensili. Tuttavia nel caso in cui al richiedente rimanga un periodo di servizio più breve per accedere alla pensione, il prestito pluriennale potrà avere al massimo una durata pari al lasso di tempo che va dalla concessione del prestito al collocamento a riposo.

Il piano di rimborso è a rate mensili che sono decurtate direttamente dallo stipendio del beneficiario ad opera dall’Amministrazione presso cui è assunto il beneficiario. Le rate di ammortamento devono essere versate all’istituto di credito che concede il finanziamento entro il 10 del mese successivo a quello cui si riferiscono.

A tal proposito è necessario ricordare che, trattandosi di prestiti su cessione del quinto dello stipendio, la rata mensile di ammortamento non può eccedere la quinta parte dello stipendio netto percepito dal richiedente.

Il tasso

Poiché vengono erogati da banche o società finanziarie convenzionate con l’Inps, e non dall’Istituto stesso, il tasso applicato ai prestiti pluriennali garantiti è variabile in base a quanto stabilito dall’istituto prescelto dal dipendente pubblico.

Sull’importo lordo della concessione gravano inoltre altre spese, ossia le spese di amministrazione applicate dall’istituto di credito mutuante e un’aliquota (0,5%) per spese di amministrazione da corrispondere all’Inps.

A queste spese si aggiunge un premio compensativo, anch’esso da corrispondere all’Istituto previdenziale, per il rischio di insolvenza. Il valore del premio varia a seconda della durata del rimborso e dell’età del richiedente.

Nello specifico, è previsto un premio dell’1,5% per i prestiti quinquennali e uno premio del 3% per quelli di durata decennale. Se il dipendente che richiede il prestito è collocabile a riposo dopo i 65 anni il valore del premio sale rispettivamente al 2% e al 4%.

Chi può ottenere il finanziamento

Chi può accedere ai prestiti Inpdap in convenzione? Possono ottenere questi finanziamenti solo i dipendenti pubblici che risultano iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali dell’Istituto.

Per accedere al finanziamento l’iscritto alla gestione unitaria deve risultare in attività, presso una pubblica amministrazione o un ente pubblico, e aver maturato almeno quattro anni di servizio utili a pensione. Richiesta anche la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Ricordiamo che il rimborso avviene tramite ritenute dirette dalla busta paga e la rata mensile non può superare il quinto dello stipendio al netto delle tasse.

Cessione del quinto per pensionati in convenzione

Come già detto, nel novero dei prestiti Inpdap in convenzione troviamo anche i finanziamenti su cessione del quinto dedicati ai pensionati pubblici. Con la soppressione dell’Inpdap tutte le funzioni dell’ente sono passate all’Inps, inclusa la sottoscrizione di convenzioni con banche e finanziarie.

Di conseguenza oggi non è più corretto parlare di prestiti Inpdap in convenzione, ma di prestiti Inps concessi da banche e società finanziare che hanno sottoscritto un accordo con l’ente.

I prestiti Inpdap in convenzione per pensionati sono prodotti su cessione del quinto della pensione accessibili a tutti i titolari di assegni pensionistici, fatta eccezione per alcune particolari prestazioni Inps tra troviamo le pensioni di invalidità civile e gli assegni al nucleo familiare.

La tutela dell’Inps

Anche in questo caso la concessione del prestito non avviene ad opera dell’Inps, che però si occupa di garantire il pensionato. L’ente verifica infatti la presenza di alcune condizioni prima di dare il proprio benestare al finanziamento.

L’Inps si accerta infatti che la banca o società finanziaria scelta dal pensionato abbia tutti i requisiti previsti per legge per concedere prestiti su cessione del quinto.

Tra i fattori di cui l’ente accerta la presenza c’è anche la correttezza del tasso d’interesse. È fondamentale infatti che il tasso applicato ai prestiti in convenzione sia inferiore al tasso anti-usura fissato per gli enti finanziari accreditati dall’Inps.

Prestiti Inpdap: Macro Aree

INPS ex Inpdap: info utili

Banche Convenzione Prestiti INPS ex INPDAP

News 2023 2024: gestione INPDAP