Dal Piccolo prestito ai Pluriennali, l’offerta prestiti Inpdap dipendenti pubblici 2017

Dal Piccolo prestito ai Pluriennali, l’offerta prestiti Inpdap dipendenti pubblici 2017 - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Come funzionano i Prestiti ex Inpdap

I prestiti Inpdap dipendenti pubblici fanno parte dei finanziamenti erogati dall’Inps o da enti convenzionati, questo perché l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica è stato soppresso dal dicembre 2011 e le sue funzioni sono passate all’Inps.

Cerchiamo quindi di porre in evidenza le condizioni cui sono offerti i prestiti ex Inpdap, con specifica attenzione alle richieste di dipendenti pubblici.

A chi sono destinati

I prestiti Inpdap dipendenti pubblici rispondono a differenti esigenze, con variazioni in termini di somme erogate e di periodi di rimborso. La Gestione Dipendenti Pubblici Inps fornisce infatti linee di credito a tassi agevolati, che possono essere accordate direttamente oppure da parte di banche e finanziarie che hanno definito una convenzione con l’Inps.

Quanti sono lavoratori iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici, ma anche i lavoratori e i pensionati di altre amministrazioni, possono fruire di tutte le prestazioni creditizie, dirette e in convenzione. Diversa è la situazione che interessa i pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici, che hanno l’opportunità di ottenere solo i finanziamenti diretti. Entriamo nel merito delle singole offerte di accesso al credito diretto.

Il finanziamento per gestire spese impreviste

Prestiti Inpdap dipendenti pubblici per piccoli imprevisti. Il Piccolo prestito Gestione Pubblica permette di conseguire una somma variabile, da un minimo di una a un massimo di otto mensilità di stipendio o pensione del richiedente. La cifra ottenuta può essere spesa liberamente, senza alcuna finalità predefinita.

Per questa ragione il Piccolo prestito si presta soprattutto a chi è alla ricerca di un finanziamento con cui sostenere tante piccole spese. Magari costi non eccessivi in valore assoluto ma che sommandosi possono compromettere il bilancio familiare.

Si tratta di un finanziamento rivolto a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria. Il processo di rimborso, invece, si produce rispetto a periodi di 12, 24, 36 o 48 rate mensili. Il richiedente deve tenere conto che sulla somma ottenuta è prevista l’applicazione di un tasso di interesse nominale del 4,25%, spese di amministrazione per lo 0,50% e premio fondo rischi.

I requisiti della cessione del quinto

Qualora le necessità del richiedente siano più importanti, si può scegliere il Prestito pluriennale diretto. In questo caso abbiamo un piano di rimborso di tipo quinquennale oppure decennale (60 o 120 rate mensili).

Vi sono particolari requisiti da considerare. È disposta una anzianità di servizio corrispondente a quattro anni, altrettanti di contributi forniti alla Gestione.

Sono inoltre applicati dei requisiti d’accesso per quanto riguarda gli assunti a tempo determinato, la cui durata deve risultare di almeno tre anni.

Il rimborso è vincolato dalla presenza del contratto lavorativo e il TFR deve essere ceduto da parte del beneficiario del finanziamento come garanzia di rimborso.

Il tasso di interesse dei Pluriennali diretti

L’entità della rata, in questa fattispecie di prestiti Inpdap dipendenti pubblici, non può superare un quinto di stipendio o pensione, mentre per quanto attiene ai tassi di intesse dobbiamo computare i seguenti valori:

  • tasso d’interesse nominale annuo del 3,50%;
  • spese di amministrazione pari allo 0,50%;
  • premio fondo rischi, il cui valore cambia nel rispetto dei criteri definiti dal regolamento Inps.

Perché la richiesta sia accolta è necessario che il soggetto coinvolto presenti documentate necessità nel rispetto delle disposizioni del regolamento.

Cosa offrono invece i finanziamenti garantiti dall’ente previdenziale

Un’altra soluzione prestiti Inpdap dipendenti pubblici. Con la scelta del Prestito pluriennale garantito, invece, abbiamo una linea di credito garantita a fronte del rischio di decesso prima della conclusione del processo di rimborso, cessazione del servizio senza diritto a pensione, riduzione dello stipendio.

Come nel caso precedente, la rata non può superare un quinto di stipendio o pensione del richiedente (iscritto alla Gestione unitaria). Il processo di rimborso può essere quinquennale oppure decennale.

A dispetto degli altri finanziamenti, in questo caso non possiamo stabilire a priori l’entità dei tassi di interesse dato che il prestito è accordato da enti erogatori convenzionati.

Sono molti gli istituti di credito convenzionati e tra questi figurano tutti i principali operatori presenti nel mercato italiano. Non sarà difficile quindi individuare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

La procedura di richiesta prevede il contatto diretto con la banca ritenuta più competitiva ma l’iter burocratico è semplificato grazie alla convenzione.

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