Prestiti a dipendenti pubblici

I prestiti dipendenti pubblici sono prestazioni economiche che consentono di accedere al credito per finalità differenti e a tassi agevolati.

Prestiti dipendenti pubblici Inps: il piccolo prestito

I prestiti dipendenti pubblici, come appena ricordato, consentono di accedere al credito attraverso numerosi prodotti. Uno dei più importanti è il piccolo prestito, che permette di richiedere quantità anche contenute di denaro e di scegliere piani di rimborso compresi tra i 12 e i 48 mesi.

Riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, il piccolo prestito Inps ex Inpdap è contraddistinto da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 3,50% (da considerare anche la presenza delle spese amministrative pari allo 0,50% della cifra complessiva richiesta).

Prestiti dipendenti pubblici 2023: quanto si può chiedere?

Per approfondire le peculiarità dei prestiti dipendenti pubblici e del piccolo prestito Inps in particolare è necessario avere le idee chiare sui limiti di finanziamento. Nel caso del piccolo prestito è necessario basarsi sulle seguenti regole:

  • Prestiti annuali: possibilità di richiedere un finanziamento massimo pari a una mensilità netta di stipendio. In mancanza di altre cessioni è possibile richiederne due.
  • Prestiti biennali: in questo caso si può procedere con la richiesta di un finanziamento massimo pari a due mensilità nette di stipendio. In mancanza di altre cessioni è possibile richiederne quattro.
  • Prestiti triennali: consentono di richiedere un finanziamento massimo pari a tre mensilità nette di stipendio. In mancanza di altre cessioni è possibile richiederne sei.
  • Prestiti quadriennali: avremo un finanziamento massimo pari a quattro mensilità nette di stipendio. In mancanza di altre cessioni è possibile richiederne otto.

Prestiti per dipendenti statali Inpdap

I prestiti dipendenti pubblici comprendono anche i finanziamenti pluriennali diretti, alternative molto vantaggiose per chi ha la necessità di accedere al credito per finalità familiari o personali importanti.

Queste prestazioni economiche sono riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi dipendenti pubblici o pensionati. Il requisito vincolante è un’anzianità d’iscrizione non superiore ai 4 anni.

Prestiti pluriennali dipendenti pubblici

I prestiti dipendenti pubblici pluriennali diretti Inps ex Inpdap consentono di richiedere finanziamenti per motivi che vanno dalla necessità di ristrutturare la casa, a quella di acquistare un ausilio di natura medica od ortopedica, fino alla necessità di coprire spese di natura legale o legate all’estinzione del mutuo per la prima casa. L’iscritto alla Gestione ha la possibilità di scegliere un piano di rimborso della durata compresa tra i 60 e i 120 mesi e di avvalersi di un tasso d’interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 3,50%.

Sono presenti anche spese amministrative pari allo 0,50% della cifra complessiva ricevuta e il contributo fondo rischi, che varia a seconda dell’età del richiedente al momento di inizio e alla fine del piano di ammortamento.

Prestiti vantaggiosi per dipendenti statali: i mutui ipotecari

I prestiti dipendenti pubblici comprendono anche i mutui ipotecari Inpdap, prodotti molto vantaggiosi che consentono di accedere al credito per acquistare la prima casa d’abitazione, per ristrutturare un’unità immobiliare già esistente, per costruire un box o un posto auto.

Queste prestazioni economiche sono riservate agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi pensionati o lavoratori in attività di servizio. Nel primo caso è vincolante un’anzianità d’iscrizione superiore a un anno, mentre nel secondo è necessaria la titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Calcolo prestiti Inpdap Inps 2023: gli strumenti online

Per trovare il finanziamento più adatto alle proprie esigenze l’Inps ha implementato un servizio dedicato. Si tratta del tool online “Simulazione prestiti” implementato sulla pagina http://www.inps.it/portale/default.aspx?iiDServizio=564. L’utente può così compiere una simulazione del proprio finanziamento sulla base del reddito oppure scegliendo la rata ideale o un importo specifico.

Prestiti dipendenti pubblici acquisto casa: quanto si può chiedere?

Richiedere prestiti dipendenti pubblici per acquistare la casa o per ristrutturarla implica il fatto di avere le idee chiare sui limiti di finanziamento. Nel caso del mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa è possibile richiedere fino a 300.000€, mentre per quanto riguarda la ristrutturazione il finanziamento massimo corrisponde a 150.000€ (non può mai essere superiore al 40% del valore dell’immobile).

Se invece si punta alla richiesta di un prestito per la costruzione di un box o di un posto auto da considerare pertinenza dell’abitazione principale è bene ricordare che la cifra massima richiedibile è pari a 75.000€.

Mentre chi richiede un mutuo Inpdap per finanziarie le spese di iscrizione e frequenza a corsi universitari, corsi post-laurea, Master, Conservatori di musica, Accademie di belle arti o Istituti di formazione professionale, ottiene fino a 100.000€.

Questi mutui sono caratterizzati da un tasso fisso definito con il metodo del Loan To Vaule e da un tasso variabile, da calcolare sulla base dell’Euribor 3 mesi, maggiorato di 200 punti e calcolato su 365 giorni.

Se sei un dipendente pubblico e hai bisogno di un finanziamento per l’acquisto della casa, scopri tutti i dettagli del mutuo Inps ex Inpdap.