Una spesa imprevista, un progetto importante da realizzare, un bene di consumo oneroso o più semplicemente il bisogno di gestire vari acquisti di piccola entità. Sono tante le ragioni che possono condurre alla ricerca di un finanziamento. I prestiti dipendenti pubblici Inps rispondono a tantissimi bisogni e urgenze dei lavoratori pubblici. Vediamo a quali condizioni offrono credito e quali sono i passaggi da seguire per riceverli.
Perché stipulare il Piccolo prestito Inps
Quali sono i prestiti dipendenti pubblici Inps? Abbiamo tre linee di credito con aspetti contrattuali, tassi, durate e requisiti differenti. Ogni proposta di finanziamento è concepita rispetto a particolari impieghi. Scopriamo in dettaglio l’offerta dell’Istituto di previdenza.
Il Piccolo prestito è un finanziamento pensato per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Permette di ricevere credito da spendere senza che il cliente sia soggetto a specifici vincoli.
Il tasso di interesse è del 4,25%, alla luce di un piano di rimborso corrispondente a 12, 24, 36 o 48 mesi. Se analizziamo invece le somme fornite, rileviamo importi da una a otto volte lo stipendio. La cifra accordata dall’Inps cambia a seconda della durata e della presenza del rimborso di altri finanziamenti.
Il dipendente deve inoltre valutare l’incidenza dei costi: vi sono quelli amministrativi (0,50%) e il premio fondo rischi.
Cessione del quinto dello stipendio con Prestiti pluriennali diretti
La durata del rimborso del Prestito pluriennale diretto prevede invece due opzioni: cinque o dieci anni. Data la maggiore durata rispetto al Piccolo prestito abbiamo un tasso più conveniente: 3,50%.
È un altro finanziamento fornito a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. A differenza del Piccolo prestito però l’utilizzo del credito è ammesso solo a fronte di particolari impieghi.
Il regolamento Inps indica le diverse finalità che permettono al dipendente di ottenere il prestito. Nell’ambito degli utilizzi ammessi abbiamo: acquisto casa, acquisto auto, ristrutturazione e manutenzione dell’abitazione, matrimonio e riscatto di alloggi popolari, solo per citarne alcuni.
Il rimborso si determina su cessione del quinto. La rata del prestito quindi non può superare il vincolo del 20% dello stipendio netto ed è decurtata in modo automatico ogni mese.
Si tratta per questa ragione di un finanziamento semplice da gestire nelle dinamiche di rimborso. La cessione del quinto è comunque vincolante per l’importo conseguibile date le restrizioni applicate alla rata.
I requisiti previsti dal Regolamento
Requisiti dei prestiti dipendenti pubblici Inps Pluriennali diretti. Il dipendente deve rispettare alcuni requisiti che vanno a sommarsi all’iscrizione alla Gestione unitaria. È previsto che il lavoratore disponga di un contratto lavorativo a tempo indeterminato. Sono necessari quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti per quanto riguarda i contributi corrisposti alla Gestione.
Chi è invece assunto a tempo determinato deve avere un contratto di almeno tre anni. Il piano di rimborso del finanziamento deve verificarsi mentre è attivo il contratto lavorativo e il TFR andrà fornito come garanzia di rimborso.
La variante dei Pluriennali garantiti
Oltre al Piccolo prestito e al Prestito pluriennale diretto rileviamo il Prestito pluriennale garantito. Quest’ultima proposta differisce sensibilmente dalle altre perché il finanziamento è proposto da istituti di credito che hanno definito convenzioni con l’Inps.
Per questa ragione il dipendente deve muoversi autonomamente sul mercato ricercando il prestito che ritiene più conveniente in rapporto alle proprie richieste.
Come richiedere i Prestiti per dipendenti pubblici
Veniamo infine alle modalità di richiesta dei prestiti dipendenti pubblici Inps: quali sono le procedure per ottenere i finanziamenti erogati dall’Inps? Il dipendente interessato al Piccolo prestito o al Prestito pluriennale diretto deve rivolgersi all’ammirazione di appartenenza.
Spetterà a quest’ultima l’invio online della richiesta. Il pensionato invece deve inoltrare la domanda via Web all’Inps, sfruttando le potenzialità del sito inps.it. A sua disposizione ha inoltre il Contact center (803 164 o 06 164 164 per le chiamate da cellulare).