Prestiti ai dipendenti parapubblici

Come ottenere prestiti per dipendenti parapubblici?

Con il caro vita e la crisi economica che interessa il nostro Paese da anni, l’accesso al credito è ormai un’esigenza per molti italiani. Tuttavia ottenere un prestito non è così semplice, soprattutto se non si può vantare una busta paga. In questo senso i dipendenti pubblici e parapubblici godono di un vantaggio rispetto alle altre categorie di lavoratori. Ma come ottenere prestiti dipendenti parapubblici?

La presenza della busta paga consente di accedere ai prestiti su cessione del quinto, una particolare categoria di prestiti personali che prevede il rimborso delle rate tramite decurtazione diretta dalla busta paga del richiedente. La rata mensile viene infatti detratta dallo stipendio, ad opera del datore di lavoro che si impegna a versarla alla banca che eroga il finanziamento.

Prestiti dipendenti parapubblici con cessione del quinto

Si parla di cessione del quinto perché l’importo della rata non può superare la quinta parte dello stipendio mensile al netto delle tasse. Il piano di ammortamento è a rate costanti e il rimborso non può estendersi oltre i 10 anni.

Quanti desiderano aumentare la rata, così da ottenere un finanziamento con importo maggiore, possono ricorrere ai prestiti con delega di pagamento, detti anche doppio quinto. Prodotti che ricalcano la struttura della cessione del quinto ma prevedono una rata massima pari a due quinti dello stipendio.

Requisiti per i finanziamenti ai dipendenti parapubblici

Il principale vantaggio dei prestiti su cessione del quinto è che sono accessibili anche ai soggetti segnalati come cattivi pagatori nei database SIC. Dato che a rimborsare il finanziamento non è il richiedente, ma il datore di lavoro, la banca non ha necessità di tenere in considerazione il passato creditizio del cliente.

Altro fattore da tenere in considerazione è che il finanziamento non richiede la presentazione di garanzie reali, tuttavia il prestito trova comunque una qualche forma di tutela nel TFR maturato dal dipendente a fronte del rischio di infortunio, perdita del lavoro e morte del debitore.

È prevista inoltre la sottoscrizione di un’assicurazione obbligatoria contro rischio vita e rischio impiego che, in caso di insolvenza da parte del debitore, garantisca la copertura dell’importo dovuto eventualmente eccedente il TFR.

Va precisato però che per ottenere i prestiti dipendenti parapubblici su cessione del quinto è necessario avere un’anzianità lavorativa minima, requisito variabile a seconda delle condizioni fissate dalla società assicuratrice che eroga la polizza a copertura del credito. La normativa di riferimento stabilisce inoltre che il debitore, non può richiedere anticipi sul TFR per l’intera durata del prestito.

Prestiti tra privati 2023 per dipendenti

Nell’insieme delle possibilità di finanziamento destinate a chi dispone di un contratto lavorativo dipendente segnaliamo l’offerta dei prestiti tra privati online 2023.

Sono finanziamenti che rientrano nel fenomeno del social lending. In Italia vi sono varie piattaforme Web che permettono di ottenere prestiti tra privati. Prestiamoci (prestiamoci.it) e Smartika (smartika.it) sono i due principali operatori nel nostro Paese e godono entrambi dell’autorizzazione della Banca d’Italia.

I finanziamenti sono indicati per chi ha bisogno di somme piuttosto contenute, i tassi sono concorrenziali. Ciò è possibile grazie all’assenza dell’intermediazione di banche e finanziarie.

I requisiti cambiano a seconda della piattaforma considerata. Per questo conviene visitare i portali ufficiali per conoscere i criteri di accesso al credito stabiliti.