In questi ultimi anni, caratterizzati da una forte recessione economica e da un elevato tasso di disoccupazione, non è raro che le banche chiudano le porte a coloro che richiedono prestiti, ma non possono dare garanzie certe. Una situazione che crea mille difficoltà per chi non riesce a trovare alcuna forma di credito per tirare avanti. Tra le alternative possibili c’è sicuramente quella dei prestiti con cambiali 2015: in questo caso non è prevista l’interrogazione delle banche dati, ma è chiaro che bisogna comunque fornire delle garanzie di restituzione del capitale erogato.
Spesso si può trattare anche di un impegno sorto tra privati che si accordano, tramite una cambiale, a liquidare un prestito e a restituirlo a tempo debito. Un mercato del tutto lecito nato proprio per fronteggiare i fenomeni di usura ancora diffusi nel nostro Paese.
I prestiti con cambiali 2015, detti anche “cambializzati”, vengono registrati all’interno di un portale e non prevedono rimborsi, ma una cambiale con scadenza. L’unica forma di garanzia è quella della ricevuta del denaro dato in prestito. Tale forma di finanziamento rientra nei prestiti “non finalizzati” e si presenta a firma singolo, con un piano di ammortamento a tasso fisso, rimborsabile fino a 120 mesi. È possibile, inoltre, ottenere anche importi più elevati, grazie ai tassi di interesse particolarmente ridotti e alla durata del dilazione del debito.
A richiedere i prestiti veloci cambializzati possono essere: lavoratori dipendenti a cui in garanzia sarà richiesto tutto o in parte il tfr accumulato; lavoratori autonomi che oltre alla dichiarazione dei redditi dovranno stipulare una polizza assicurativa; disoccupati o occupati con contratto atipico a cui verrà richiesto in garanzia l’ipoteca, se presente, su un immobile di proprietà o una seconda firma (garante). Il contratto ha una durata che va dai 36 mesi ai 120 mesi, ossia fino a 10 anni. Ci sono alcune regole da prendere in considerazione: il soggetto richiedente non deve superare i 70 anni di età; la somma ottenibile è compresa tra i 1.500 euro e 50.000 euro.
Prestiti cambializzati, come funziona nel 2015?
Il prestito con cambiale viene erogato direttamente al soggetto che ne fa richiesta mediante un assegno non trasferibile o tramite bonifico bancario. Il pagamento può essere eseguito in un qualsiasi istituto dove quindi non è obbligatoria l’apertura di un conto corrente. Tale pratica va effettuata entro 15 giorni prima della scadenza della rata; spetterà all’istituto bancario far pervenire un avviso per il pagamento del titolo. Una volta eseguito il pagamento, la banca restituirà lo stesso al soggetto richiedente; qualora si decidesse di voler estinguere anticipatamente l’intero debito, tutte le cambiali saranno restituite.
La cambiale, che è un titolo esecutivo, ha un valore legale in quanto risulta prova dell’avvenuto finanziamento. Se non dovesse essere effettuato il pagamento si rischia il pignoramento dei beni a garanzia. Una delle caratteristiche principali dei cambializzati è quella della rapidità nel potervi accedere, ma anche la loro flessibilità. Dal momento che rientrano nella categoria di “prestiti non finalizzati”, non bisogna fornire alcun motivo sulla finalità dell’importo oggetto del finanziamento. Capita, inoltre, che il prestito con cambiali venga concesso anche ai cattivi pagatori e a chi ha in corso diversi prestiti, mentre di norma non sono accolte le domande di finanziamento da parte dei protestati.
Prestiti cambializzati e cessione del quinto, le differenze
Al confronto della Cessione del Quinto, il prestito cambializzato o con cambiali si presenta sicuramente meno oneroso, sia sul fronte degli interessi che delle commissioni di istruttoria. Inoltre, qualora si presentassero delle difficoltà, il soggetto beneficiario del capitale si ritroverà di fronte ad una maggiore elasticità che gli consentirà di ridurre l’importo delle rate mediante il rinnovo delle cambiali da parte di chi eroga il finanziamento. La conclusione sarà sicuramente un prestito più lungo ed un aumento del totale di interessi.
I protestati non possono ottenere prestiti cambializzati ma vi possono accedere i cattivi pagatori se iscritti nelle centrali rischi (Crif, Ctc o esperia). È possibile avere ulteriori notizie su come accedere al prestito veloce con cambiali sul portale infoprestitisulweb.it