Prestiti Cessione del Quinto per Cattivi Pagatori e Protestati

Prestiti Cessione del Quinto per Cattivi Pagatori e Protestati - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Cessione del quinto pensionati e dipendenti pubblici

I prestiti cessione del quinto sono una categoria di finanziamenti che possono essere richiesti dai dipendenti della pubblica amministrazione o pensionati Inps che hanno necessità di ottenere un finanziamento in maniera più semplice e veloce.

La cessione del quinto rientra nella categoria del credito al consumo, unica prerogativa indispensabile per riuscire ad ottenere il finanziamento tramite cessione del quinto è percepire uno stipendio o una pensione mensile.

Finanziamenti cessione del quinto protestati

Tramite cessione del quinto non sarà necessario che il richiedente presenti ulteriori garanzie per riuscire ad ottenere la liquidità richiesta, ecco perché è possibile anche per i cattivi pagatori o protestati ottenere con facilità un finanziamento tramite cessione del quinto.

A facilitare l’erogazione del finanziamento per i prestiti cessione del quinto è proprio la tipologia del rimborso del credito in quanto l’addebito diretto dal proprio stipendio o pensione percepita limita il rischio di insolvenza per banche ed istituti di credito.

Per tutti i prestiti cessione del quinto l’addebito diretto sulla pensione o stipendio percepito potrà essere versato direttamente dall’ente di Previdenza o dal proprio datore di lavoro, trattenuta mensile che necessariamente non potrà superare un quinto dell’importo ricevuto.

Diverse però potrebbero essere le situazioni in cui si possa presentare un rischio di insolvenza per la banca che ha consesso il prestito cessione del quinto, ovvero in caso di decesso o di perdita del posto di lavoro. In questo caso la banca però potrebbe rifarsi sul TFR del dipendente che ha presentato richiesta di finanziamento.

Il TFR è un trattamento di fine rapporto del lavoratore dipendente, importo che matura nel corso degli anni e che è possibile usufruire in caso di perdita del posto di lavoro come ulteriore garanzia per la banca.

Ogni dipendente matura un importo pari ad una mensilità di stipendio per ogni anno di anzianità lavorativa, una somma che diventa un’ulteriore garanzia per la banca presso la quale è stato richiesto il finanziamento.

Cessione del quinto senza TFR

Accade spesso però che i richiedenti abbiano già investito la somma maturata dal Tfr in caso di richiesta anticipata della somma, o che ancora non si siano maturati gli anni di servizio utili ad accedere alla quota richiesta.

In questa circostanza il richiedente al momento della stipulazione del finanziamento con cessione del quinto dovrà lasciare alla propria banca ulteriori garanzie valide ad ottenere la liquidità richiesta.

Garanzie che risultano indispensabili soprattutto in caso di morte imprevista del richiedente o di improvvisa di perdita di lavoro, in questa circostanza coloro che non potranno contare sulla garanzia di un TFR potranno ricevere ugualmente il finanziamento.

Ridurre al massimo la durata del prestito, limitando l’importo erogabile dalla banca che non potrebbe rifarsi sulla garanzia di un TFR potrebbe essere la soluzione ideale per ottenere con facilità l’accesso al credito con cessione del quinto.

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