Scopri i prestiti a titolari partita Iva a condizioni agevolate

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Finanziamenti per imprese e lavoratori autonomi 2017

I prestiti a titolari partita Iva sono prodotti che consentono l’accesso al credito per lavoratori autonomi e titolari di imprese individuali. Finanziamenti che rappresentano una possibilità per l’accesso al credito per quanti lavorano in proprio.

Negli ultimi anni infatti si è registrato un incremento della nascita di partite Iva. Sono sempre di più i giovani che decidono di aprire PI, soprattutto quanti sono impegnati in attività come imprenditori autonomi o liberi professionisti.

Quanti rientrano in una di queste categorie professionali possono quindi richiedere prestiti a titolari partita Iva. Si tratta di finanziamenti che rientrano nella categoria dei prestiti personali e consentono di ottenere denaro che il beneficiario può spendere come preferisce.

Come accade per i prestiti richiesti dai lavoratori dipendenti, i prestiti a titolari partita Iva prevedono la presentazione dei documenti di reddito. È quindi necessario produrre la dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente a quello di presentazione della domanda. In alternativa è possibile presentare il Modello Unico.

Non solo. Spesso le banche e le società finanziarie che concedono prestiti a titolari partita Iva richiedono la presentazione di garanzie aggiuntive. Una soluzione che consente all’istituto di credito di tutelarsi dal rischio di insolvenza. Ricordiamo infatti che i prestiti concessi in favore dei titolari di partita Iva sono considerati prodotti con un rischio più elevato rispetto a quelli concessi ai lavoratori dipendenti.

Il Fondo di Garanzia

Quanti desiderano ottenere prestiti per lavoratori autonomi o imprese possono richiedere l’intervento del Fondo di Garanzia. Si tratta di un plafond che consente l’accesso al credito a imprenditori e liberi professionisti tramite la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di micro-credito.

Lo scopo quindi è quello di sostenere l’avvio e lo sviluppo di attività di microimprenditorialità, favorendo gli utente nell’accesso alle fonti finanziarie. Reso operativo dal Decreto Ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico sottoscritto il 24 marzo 2015, il Fondo di Garanzia del MISE prevede però alcuni requisiti di accesso.

Chi sono i beneficiari? Possono ottenere la garanzia pubblica esclusivamente i professionisti che sono già titolari di partita IVA e le imprese già costituite. Dalla data di apertura della PI o di costituzione dell’impresa non devono essere trascorsi più di 5 anni.

Fanno eccezione le Società di persone, SRL semplificate e le cooperative. In tal caso hanno accesso al Fondo le imprese costituite da non più di 10 anni.

Sono inoltre previste delle limitazioni relative all’attivo patrimoniale, che deve essere pari al massimo a 300 mila euro. Allo stesso modo, il beneficiario non deve avere un livello di indebitamento superiore a 100 mila euro.

Ai fini dell’accesso al Fondo è necessario inoltre per i professionisti essere iscritti all’ordine professionale di riferimento. In alternativa è possibile anche aderire ad una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco del Ministero dello sviluppo economico.

È necessario ricordare che le risorse stanziate dal Fondo non vengono utilizzate per l’erogazione di finanziamenti, ma solo per favorire la concessione di credito a lavoratori autonomi e imprese. Le caratteristiche previste per le operazioni di micro-credito sono fissate dal Testo Unico Bancario. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Condizioni dei finanziamenti

I prestiti a titolari partita Iva ottenibili grazie alla garanzia pubblica possono durare al massimo per 7 anni e non devono essere assistiti da garanzie reali. Il limite massimo previsto per la somma finanziabile è fissato a 25 mila euro per ogni beneficiario.

Limite che può essere aumentato, arrivando a 35 mila euro nel caso in cui il prestito richiesto preveda un’erogazione frazionata. A condizione però che il prestito in questione preveda versamenti subordinati al puntuale pagamento delle rate e al raggiungimento di alcuni risultati fissati da contratto.

Il beneficiario di un prestito può ottenere un nuovo finanziamento per un ammontare che non deve superare il limite di 25 mila euro, sommato al debito residuo.

Per le operazioni di micro-credito, la garanzia del Fondo può coprire al massimo l’80% del finanziamento concesso, in caso di garanzia diretta. In caso di prestiti garantiti da Confidi, la copertura può arrivare all’80% dell’importo garantito dal fondo.

Ricordiamo che la per la concessione della garanzia non sono previsti costi. Il beneficiario non deve inoltre sostenere il pagamento di alcuna commissione nei confronti del Fondo di Garanzia.

Prestiti per autonomi

Oltre ai finanziamenti che beneficiano della copertura del Fondo di Garanzia, quando si parla di prestiti a titolari partita Iva è necessario citare anche quelli concessi da banche e finanziarie. Sono molti infatti gli istituti di credito che concedono prestiti in favore di lavoratori autonomi.

Tra questi ricordiamo Findomestic che concede prestiti personali online anche a chi non ha una busta paga. La somma massima finanziabile è fissata a 60 mila euro. Il piano di ammortamento si estende al massimo per 120 mesi e le rate hanno cadenza mensile.

Nel caso in cui il lavoratore autonomo sia segnalato come cattivo pagatore l’accesso al credito diventa difficoltoso. Ipotesi in cui difficilmente banche e società finanziarie saranno disposte a concedere un tradizionale prestito personale. È possibile quindi optare per i prestiti con cambiali.

Finanziamenti che prevedono l’applicazione di cambiali. Titoli di credito che corrispondono alle rate di ammortamento del prestito. I prestiti cambializzati sono inoltre finanziamenti particolarmente garantiti. Le cambiali infatti rappresentano anche una garanzia per l’istituto di credito.

Cosa significa? Nel caso in cui il beneficiario manchi il pagamento di una o più rate di ammortamento, la banca può richiedere il pignoramento dei beni del debitore. La procedura di espropriazione avviene in tempi molto brevi, senza dover attendere i tempi burocratici previsti per un tradizionale prestito.

A differenza di quanto accade con i prestiti personali per autonomi, sono pochi gli istituti che concedono prestiti cambializzati. Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di piccole società finanziarie, che operano online o a livello locale.

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