Prestiti a segnalati: quali sono e come richiederli

Prestiti a segnalati: quali sono e come richiederli - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Quando si incontrano difficoltà economiche può capitare di venire segnalati alla Crif come cattivi pagatori o protestati. In questi casi può essere difficile ottenere un prestito tramite i canali tradizionali, ossia rivolgendosi alle banche. Per fortuna esistono i prestiti a segnalati, prodotti di accesso al credito riservati a chi ha avuto problemi.

Prestiti a cattivi pagatori: le alternative migliori

I prestiti a segnalati, come appena ricordato, comprendono diverse alternative di accesso al credito. In questo novero è possibile includere i prestiti cambializzati. Di cosa si tratta? Di finanziamenti non finalizzati – il che significa che il cliente non è tenuto a presentare un giustificativo delle spese effettuate – che si basano sulla firma di cambiali.

Le cambiali sono titoli esecutivi che possono essere convertiti in denaro a discrezione del cliente. Da non dimenticare è anche il fatto che il prestito cambializzato è a tasso fisso e che l’interesse è più alto rispetto a quello applicato ai prestiti in denaro.

Per quale motivo succede questo? Per il semplice fatto che l’accessibilità da parte degli iscritti in Crif e dei clienti privi di busta paga rende questi finanziamenti dei prodotti particolarmente a rischio.

Prestito contro cessione del quinto: un’ottima soluzione per segnalati alla Crif

I finanziamenti cambializzati non sono gli unici prestiti a segnalati che è bene tenere in considerazione. Chi ha una busta paga mensile può ricorrere anche a un altro prodotto, ossia il prestito contro cessione del quinto dello stipendio.

Questo prodotto di credito al consumo, anch’esso privo di finalità, permette di ricevere una determinata cifra, rimborsabile ogni mese attraverso la decurtazione a monte della quinta parte della busta paga o della pensione.

Il prestito in questione, caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento, può durare fino a 120 mesi. La sua erogazione non presuppone il controllo delle banche dati.

Prestito su pegno: ecco come funziona

Le soluzioni relative a prestiti a segnalati sono davvero numerose. Tra queste è possibile includere anche il prestito su pegno.

Come funziona? In maniera molto semplice. Il cliente interessato deve impegnare un bene prezioso, che viene valutato da un perito specializzato. Sulla base del risultato di questa valutazione si procede con l’erogazione del prestito.

Prestiti con pegno: altre specifiche tecniche

Concludiamo questa guida dedicata ai prestiti a segnalati ricordando che, i clienti che richiedono un prestito su pegno, possono riscattare il bene una volta pagate tutte le rate.

Fondamentale al proposito è la presentazione di una polizza portatore, che viene fornita al momento della sottoscrizione del contratto.

Tra le realtà che effettuano prestiti su pegno è presente Unicredit, che consente a chi possiede beni mobili preziosi – anche gemme montate e smontate su gioielli – di impegnarli senza doversi sottoporre a indagini di natura patrimoniale.

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