La crisi di questi anni ha portato tante persone a vivere difficoltà economiche importanti. Gli istituti di credito e le società finanziarie hanno recepito questi cambiamenti, consentendo agli utenti di accedere a prestiti a protestati e pignorati.
Prestiti: quali alternative per protestati e pignorati?
Quali sono le principali alternative da chiamare in causa quando si parla di prestiti a protestati e pignorati? Ormai sono numerose le opzioni al proposito e tra queste è possibile ricordare la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Questa formula di accesso al credito al consumo, la cui concessione non prevede il controllo delle banche dati, è caratterizzata dalla decurtazione a monte della quinta parte dello stipendio o dell’assegno pensionistico (in quest’ultimo caso è fondamentale considerare anche la salvaguardia del trattamento minimo, che tutela i pensionati che percepiscono assegni particolarmente bassi).
Finanziamenti a protestati e pignorati: cessione del quinto
Quando ci si informa sui prestiti a protestati e pignorati è fondamentale approfondire nel dettaglio le caratteristiche della cessione del quinto.
Dopo aver specificato le modalità di rimborso, è essenziale ricordare che questo prestito è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del piano di rimborso e che può durare massimo 120 mesi (in alcuni casi per la cessione del quinto della pensione la durata massima può essere fissata a 60 mesi se il richiedente ha un’età particolarmente avanzata).
Prestiti a protestati: quali sono le altre alternative?
Esistono altre alternative da prendere in considerazione nel novero dei prestiti a protestati e pignorati. Si tratta dei prestiti cambializzati, una modalità di accesso al credito che sta tornando popolare negli ultimi anni.
Come funzionano? Come è chiaro dal nome stesso, questi prestiti si basano sul rimborso di cambiali entro una determinata data (in caso di insolvenza il soggetto emettitore ha la possibilità di rivalersi sui beni del beneficiario del contratto).
Le cambiali sono titoli di credito che il titolare del contratto di prestito può convertire in denaro (l’altra alternativa consiste nel continuare a vantare un credito nei confronti dell’istituto di credito che le ha emesse).
Quali garanzie sono necessarie per richiedere i prestiti cambializzati? Se il soggetto interessato è un lavoratore dipendente, la principale garanzia consiste nel vincolo del TFR. Se invece è un libero professionista, è tenuto a provare la titolarità di una polizza vita da almeno due anni.
L’ultimo caso è quello del lavoratore dipendente neo assunto, che è tenuto a presentare un garante.
Prestiti con garante: ecco una soluzione per protestati e pignorati
I prestiti a protestati e pignorati, come appena ricordato, possono essere richiesti anche ricorrendo alla presentazione di un garante. In questo caso è necessario ricordare l’importanza di presentare una figura finanziariamente affidabile, possibilmente il titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Fondamentale è ricordare anche che l’intervento del garante deve essere straordinario (non può sostituirsi al beneficiario principale nel pagamento) e che la realtà creditizia effettua controlli stretti sulla sua posizione economica.