Come funzionano i contributi a fondo perduto
I finanziamenti a fondo perduto rappresentano un’opportunità particolarmente vantaggiosa per quanti desiderano avviare un’attività di tipo imprenditoriale. Si tratta di contributi concessi da parte di enti pubblici e privati e che non prevedono l’obbligo di rimborso da parte del beneficiario. Ma quali sono i migliori prestiti a fondo perduto 2017?
La prima cosa da specificare quando si parla di prestiti a fondo perduto 2017 è che ogni contributo a delle caratteristiche a sé. Questo perché la concessione dei contributi a fondo perduto dipende, nella maggior parte dei casi, dalla soddisfazione dei requisiti fissati dal relativo bando.
Ciascun bando prevede requisiti e condizioni di rimborso diverse a seconda della categoria dei beneficiari, dell’ente che eroga il capitale e del tipo di bando. A tal proposito ricordiamo che solitamente si distingue tra bandi sempre aperti e bandi a scadenza.
Ma chi eroga i prestiti a fondo perduto 2017? I contributi a fondo perduto possono essere concessi da enti europei, statali oppure locali. È possibile infatti trovare anche dei finanziamenti concessi e gestiti direttamente dalle Regioni oppure dai Comuni. Lo scopo solitamente è quello di incentivare lo sviluppo di attività di tipo imprenditoriale.
I finanziamenti a fondo perduto possono essere erogati sia sfruttando i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, nell’ambito dei vari programmi di sviluppo, sia tramite l’erogazione di contributi in conto capitale tramite gli istituti di credito in convenzione con l’ente erogatore.
I beneficiari
A chi sono rivolti? Solitamente i finanziamenti a fondo perduto sono dedicati a quanti desiderano avviare un’attività oppure una start-up. In particolare, è presente una particolare attenzione nei confronti dell’imprenditoria giovanile e femminile. In linea di massima quindi si tratta principalmente di prestiti dedicati ai giovani.
Tuttavia è possibile trovare anche prestiti accessibili a soggetti diversi. Per fare un esempio, non è raro trovare bandi che consentono l’accesso a contributi a fondo perduto anche alle imprese che si trovano in zone considerate svantaggiate.
In alcuni casi inoltre è possibile anche trovare prestiti a fondo perduto dedicati alle aziende di grandi dimensioni. Solitamene però l’accesso a queste forme di contributi è possibile solo a condizione che il credito concesso venga utilizzato per effettuare investimenti in specifici settori.
Per quanto riguarda le finalità dei prestiti a fondo perduto 2017? È possibile trovare non solo prodotti pensati per finanziare le spese per l’avvio di un’impresa, ma anche finanziamenti concessi per l’acquisto di macchinari, impianti oppure attrezzature.
Ricordiamo che periodicamente vengono anche emessi dei bandi per l’accesso a finanziamenti a fondo perduto dedicati a delle particolari categorie di neoimprenditori. Per partecipare a questi bandi è necessario presentare un’apposita domanda alla quale va allegato un business plan.
Documento, quest’ultimo, in cui devono essere dettagliatamente indicati sia gli obiettivi del progetto imprenditoriale che le spese che si prevede di affrontare.
È necessario ricordare inoltre che i prestiti a fondo perduto 2017 possono essere cumulati con altre agevolazioni. Per fare un esempio, se un’impresa ottiene un contributo per effettuare investimenti nell’ambito del settore fotovoltaico, la stessa impresa potrà anche presentare domanda per altre agevolazioni con diverse finalità.
Pro e contro
Analizzando i prestiti a fondo perduto 2017 è impossibile non parlare dei vantaggi e degli svantaggi legati a questi prodotti. Tra i vantaggi dei prestiti a fondo perduto è necessario innanzitutto citare il fatto che il beneficiario del finanziamento non è tenuto al rimborso né del capitale né degli interessi.
Tuttavia non sempre i prestiti a fondo perduto 2017 sono completamente a fondo perduto. È possibile trovare prodotti che sono in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato (o tasso zero).
Condizioni che rendono comunque i prestiti a fondo perduto 2017 una soluzione particolarmente vantaggiosa per quanti desiderano avviare un’impresa. Sappiamo infatti che il reperimento dei fondi rappresenta spesso la fase più complessa per poter dare il via ad imprese di tipo imprenditoriali o attività di auto-impiego.
Sono però da considerare anche alcuni svantaggi. Primo su tutti il fatto che i contributi a fondo perduto hanno una disponibilità limitata. A questo si aggiunge il fatto che i tempi di attesa possono essere anche molto lunghi. Questo perché spesso è prevista la costituzione di una graduatoria, prima della concessione del credito.
I prestiti Invitalia
Continuiamo a parlare di prestiti a fondo perduto 2017 in riferimento ai finanziamenti concessi da Invitalia. Si tratta di un’agenzia del governo italiano nata al fine di incentivare lo sviluppo d’impresa.
L’agenzia, che fa riferimento al Ministero dell’Economia, si occupa principalmente di finanziamenti dedicati alle imprese e che hanno l’obiettivo di dare nuovo impulso all’economia del nostro Paese. Per farlo Invitalia punta a finanziarie settori strategici, soprattutto per quanto riguarda le attività avviate da giovani under 35 e quelle nel Mezzogiorno.
Tra i vari compiti di Invitalia, c’è la gestione degli incentivi nazionali pensati per favorire la nascita di start up innovative e imprese. Nel novero degli incentivi dedicati alle start up che hanno riscosso maggiore successo ricordiamo il prodotto Smart and Start. Finanziamento agevolato dedicato alle cosiddette imprese innovative.
Invitalia si occupa inoltre di sostenere progetti sia di grandi che di piccole dimensioni. L’Agenzia si rivolge agli imprenditori proponendo concreti piani di sviluppo, operando soprattutto nei settori innovativi e che hanno un alto valore aggiunto.
Finanziamenti a fondo perduto
Ora che abbiamo chiarito nel dettaglio quali sono le caratteristiche dei prestiti a fondo perduto 2017 e come presentare la domanda, passiamo ai bandi attualmente attivi.
Iniziamo parlando di Cultura Crea. È l’incentivo gestito da Invitalia che sostiene iniziative imprenditoriali e no profit sia nella loro fase di nascita che nel periodo di crescita. Il progetto ha come beneficiari le imprese che operano nel settore
dell’industria culturale che mirano a valorizzare le risorse culturali del territorio in cui si trovano.
Il programma è promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact). Hanno accesso al finanziamento esclusivamente le imprese ubicate nelle regioni Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia e Puglia.
Il programma Cultura Crea si rivolge sia alle micro imprese che alle PMI che operano nell’industria creativa e culturale. Hanno accesso al credito anche i gruppi di persone che hanno intenzione di creare una società.
Non solo. rientrano nella platea dei beneficiari anche i soggetti del terzo settore che hanno intenzione di realizzare investimenti in una delle suddette regioni di destinazione dell’intervento PON 2014-2024.
Come funzionano i prestiti Cultura Crea
Per quanto riguarda gli ambiti di intervento previsti per i prestiti a fondo perduto 2017 Cultura Crea, troviamo prodotti dedicati alle start up, ma anche finanziamenti per le imprese consolidate e per le imprese sociali.
I prestiti alle start up consentono il finanziamento delle spese legate alla nascita di nuove imprese che possono essere sia PMI che microimprese attive nella filiera culturale e creativa.
Le imprese che sono già consolidate invece possono ottenere risorse con le quali far fronte alle spese per la crescita e l’integrazione di micro, piccole e medie imprese all’interno della filiera creativa, culturale e dello spettacolo. Non solo, è possibile ottenere risorse anche per l’integrazione delle imprese nella filiera dei prodotti tradizionali.
Per quanto riguarda invece le imprese sociali, in questo caso sono previsti prestiti con i quali sostenere i soggetti del terzo settore che operano nelle attività legate alla gestione di servizi e attività di tipo culturale.
Quanto si ottiene
Come funziona la concessione del capitale? I beneficiari dei prestiti a fondo perduto 2017 ricevono sia un finanziamento a tasso zero che un contributo a fondo perduto che viene concesso sulle spese ammesse. Prevista anche una premialità aggiuntiva nei confronti di giovani e donne.
Gli incentivi Cultura Crea possono arrivare al massimo a coprire l’80% delle spese totali previste dall’impresa. Quota che può arrivare al 90% per i soggetto che usufruiscono della suddetta premialità.
La domanda di prestito deve essere presentata per via Web, tramite la piattaforma online di Invitalia. È la stessa Agenzia ad occuparsi della valutazione dei business plan e dell’erogazione dei vari finanziamenti a tasso agevolato e a fondo perduto.
È necessario precisare inoltre che ogni domanda di finanziamento può consentire l’accesso a somme fino a un massimo di 400 mila euro.
I prestiti Garanzia Giovani 2017
Sempre rimanendo nell’ambito dei prestiti a fondo perduto 2017 gestiti e concessi da Invitalia troviamo anche SELFIEmployment. Si tratta di un’opportunità per consente ai giovani con idee di business di avviare e sviluppare le proprie iniziative imprenditoriali.
Le risorse vengono erogate tramite un Fondo gestito nell’ambito del Programma Garanzia Giovani. a differenza di quanto accade con il programma Cultura Crea, SELFIEmployment non prevede la concessione di somme a fondo perduto ma solo di finanziamenti a tasso zero.
I beneficiari sono i giovani con meno di 29 anni che rientrano nella categoria dei NEET. Ai fini dell’accesso al credito quindi è necessario che il richiedente non risulti occupato. Allo stesso tempo però non deve neppure essere impegnato in percorsi di formazione professionale oppure di studio.
Requisito indispensabile ai fini dell’accesso al credito anche l’iscrizione al programma Garanzia Giovani. Non risulta invece determinante la partecipazione al percorso di sostegno finalizzato all’avvio di progetti per l’autoimprenditorialità.
Per quanto riguarda la somma finanziabile e il piano di ammortamento, i prestiti a fondo perduto 2017 SELFIEmployment possono andare da un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro. Il piano di ammortamento si estende al massimo per 7 anni e prevede rate a cadenza mensile.
Il pagamento delle rate ha inizio dopo sei mesi dalla data di concessione del finanziamento. Ricordiamo che ai fini della concessione del capitale non sono richieste garanzie.
È necessario precisare inoltre quanti ottengono le agevolazioni devono anche impegnarsi a realizzare gli investimenti previsti dal business plan presentato in sede di domanda. Investimenti che devono essere realizzati entro un massimo di 18 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.
Cosa finanzia
Ma quali sono le imprese per cui è possibile ottenere i prestiti a fondo perduto 2017 SELFIEmployment? Hanno accesso al finanziamento tutti i giovani che soddisfano i requisiti di cui sopra e che intendono avviare un’attività di autoimprenditorialità o autoimpiego in una delle seguenti forme.
- Imprese individuali;
- Società di persone;
- Società cooperative (massimo 9 soci);
- Associazioni professionali;
- Società tra professionisti.
Sono ammesse all’agevolazione solo le imprese, le società e le associazioni costituite al massimo di 12 mesi alla data di presentazione della richiesta, a condizione però che risultino inattive.
Nel caso in cui a presentare la domanda sia un team di persone che non hanno ancora creato l’impresa, l’accesso alle agevolazioni è possibile solo a condizione che si costituiscano come società. Operazione che deve avvenire entro un massimo di 60 giorni dalla data di ammissione alle agevolazioni.
Finanziamenti per le imprese del sud
Troviamo infine Resto al Sud. La nuova misura affidata ad Invitalia mira ad incentivare i giovani che risiedono nelle regioni del Mezzogiorno all’avvio di attività di tipo imprenditoriale.
Varato a giugno 2017, il provvedimento è rivolto agli imprenditori che hanno meno di 35 anni. Ai fini dell’accesso al credito è necessario anche essere residenti in una delle seguenti regioni:
- Basilicata,
- Abruzzo,
- Campania,
- Calabria,
- Puglia,
- Molise,
- Sicilia
- Sardegna.
Varato allo scopo di favorire la crescita economica del Mezzogiorno, il progetto prevede una dotazione finanziaria pari a 1.250 milioni di euro. Il finanziamento massimo previsto è di 40 mila euro per ogni soggetto che presenta la domanda.
Se a presentare la domanda da diversi soggetti che si sono costituiti in forma societaria (o che intendono farlo) l’importo sale. È previsto infatti una somma massima finanziabile è pari a 40 mila euro per ogni socio. Fermo restando un tetto massimo di 200 mila euro per ciascun progetto.
Denaro che viene concesso attraverso una quota a fondo perduto che si attesta al 35% del finanziamento. La quota restante deve invece essere rimborsata con un finanziamento a tasso zero. Il piano di ammortamento può estendersi al massimo per 8 anni.