Come mettere due prestiti a confronto? La guida completa 2017

Come mettere due prestiti a confronto? La guida completa 2017 - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Come confrontare i prestiti personali

Oggigiorno l’offerta di prestiti personali forniti da banche e società è talmente varia che è difficile orientarsi. Per trovare l’offerta che meglio soddisfa le proprie esigenze la soluzione migliore è quella di mettere i prestiti a confronto. Ma quali sono i parametri da utilizzare? Come effettuare un confronto? Queste le domande a cui andremo a rispondere nel corso del nostro approfondimento.

Quando si parla di mettere i prestiti a confronto è necessario innanzitutto prendere in considerazione due parametri. Stiamo parlando di Tan e Tag. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Tan e Taeg sono due importanti indicatori utilizzati nel settore dei finanziamenti. Sono parametri utili per definire il costo del prestito e di conseguenza di valutare la reale convenienza dei finanziamenti.

Nei prestiti infatti i tassi di interesse rappresentati da Tan e Taeg indicano a quanto ammontano le spese che dovrà sostenere il beneficiario. Spese che vengono addebitate direttamente sulla rata di rimborso del prestito.

Tuttavia è molto importante non confondere questi due indicatori, poiché si riferiscono a dati diversi tra loro. Ma di questo parleremo nelle prossime righe.

Alla luce di quanto appena detto, appare chiaro che per poter valutare in modo consapevole il costo di un finanziamento e per mettere più prestiti a confronto è indispensabile capire cosa la differenza tra Tan e Taeg. Allo stesso modo è fondamentale sapere quali sono le altre spese applicate ai prestiti personali.

Ma vediamo di fare chiarezza e di capire quali sono le spese applicate ai prestiti personali e quali fattori valutare per mettere a confronto due o più finanziamenti.

Differenza tra Tan e Taeg

Cosa sono Tan e Taeg? Il Tasso Annuo Nominale, meglio noto come Tan, è un valore espresso in percentuale che rappresenta gli interessi applicati al prestito personale. Si tratta del cosiddetto tasso puro, ossia l’indicatore che si riferisce esclusivamente alle somme dovute dal richiedente in qualità di interessi maturati sul capitale concesso.

Come si capisce dal nome, il Tan indica la percentuale di interessi che il debitore deve pagare alla banca o finanziaria ogni anno. Questo però non deve spaventarci, poiché la quota di interessi annui non deve essere restituita in un’unica soluzione. Tale somma infatti viene ripartita su tutte le rate di ammortamento, come concordato con la banca mutuante.

A tal proposito ci teniamo a precisare che la quota di interessi applicata sulla singola mensilità potrebbe variare, a seconda del piano di restituzione prescelto. Per fare un esempio, se si sottoscrive un prestito che prevede il rimborso con piano di ammortamento calcolato con il cosiddetto metodo alla francese, la quota di interesse applicata alle rate di ammortamento è decrescente.

In altre parole, nella prima fase del rimborso l’entità degli interessi rimborsati sarà più alta e andrà a diminuire progressivamente con l’avanzare dei pagamenti.

È chiaro quindi che l’importo delle singole rate verrà direttamente influenzato dal valore del Tan. Più basso è il tasso previsto da contratto e più leggere saranno le rate di ammortamento.

È necessario però ricordare che il Tan non comprende le spese accessorie applicate al prestito. Stiamo parlando di tutti gli oneri aggiuntivi che dovrà sostenere il debitore sia durante la stipula del contratto di prestito che nel corso del rimborso.

Il Taeg

Come abbiamo visto nelle righe precedenti, il Tan esprime esclusivamente il tasso di interesse. Di conseguenza, questo parametro non basta per effettuare il calcolo del costo complessivo di un finanziamento né per fare una valutazione della convenienza di un prodotto.

Passiamo quindi al Taeg, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Noto anche come Indicatore Sintetico di Costo, questo parametro, espresso in percentuale, rappresenta il costo totale del finanziamento. Anche in questo caso si tratta di un valore su base annua.

La differenza principale tra Tan e Taeg sta nel fatto che mentre il Tan riguarda solo gli interessi puri, il Taeg comprende tutte le spese accessorie del prestito.

Di cosa si tratta? Sebbene le spese accessorie possano variare da caso a caso, solitamente si tratta di:

  • spese di istruttoria della pratica;
  • spese di incasso rata;
  • spese per la gestione della rata;
  • costi legati alle comunicazioni periodiche;
  • imposta sostitutiva sul contratto;
  • imposta di bollo applicata su ogni comunicazione inviata dalla banca.

In altre parole, il Taeg è la somma del Tan e delle spese accessorie del prestito che sono a carico del beneficiario del finanziamento. È questo quindi il valore da prendere in considerazione per mettere prestiti a confronto.

Scegliere il prestito personale con il Taeg più basso vuol dire quindi optare per il prodotto più conveniente. Finanziamento che probabilmente ci farà risparmiare sia per quanto riguarda gli interessi che sulle spese accessorie.

Ricordiamo però di fare sempre molta attenzione quando si mettono due prestiti a confronto, poiché in alcuni casi viene messo in evidenza solo il Tan. L’esempio per eccellenza è rappresentato dalle pubblicità dei prestiti a tasso zero, che normalmente prevedono un Tan allo 0% ma il Taeg non viene azzerato.

Taeg e costi assicurativi

Arrivati a questo punto è necessario fare una precisazione: nel calcolo del Taeg non sono compresi i costi facoltativi. Voci di spesa che sono legate al contratto di prestito come ad esempio bolli statali, oneri notarili e gli eventuali interessi di mora da corrispondere in caso di ritardi nei pagamenti. Allo stesso modo non sono comprese nel Taeg le spese derivanti dalle coperture assicurative che non sono obbligatorie.

La normativa italiana lascia infatti a banche e finanziare una discreta autonomia per quanto riguarda la possibilità di includere o meno nel calcolo del Taeg i costi relativi all’eventuale polizza assicurativa facoltativa stipulata a copertura del finanziamento.

Diversa la questione per quanto riguarda le polizze obbligatorie, ad esempio quella prevista per legge per la i finanziamenti su cessione del quinto. In tal caso infatti il costo è normalmente compreso nel Taeg del finanziamento. Quando mettere due prestiti a confronto quindi vi consigliamo di confrontare sia il Taeg che l’eventuale polizza.

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