Piccolo prestito Inpdap calcolo rata: finalità
L’Inpdap è stato soppresso e i suoi servizi relativi all’erogazione del credito sono stati trasferiti all’Inps. La linea di credito pensata per affrontare i piccoli/grandi imprevisti della vita quotidiana è il Piccolo prestito. Scopriamone insieme le principali caratteristiche e come avviene il calcolo rata.
I beneficiari del finanziamento sono dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, mentre il processo di rimborso può essere strutturato in 12, 24, 36 o 48 rate.
Dal punto di vista delle somme erogate abbiamo importi che variano da una fino a un massimo di otto mensilità nette del richiedente. Tra i vantaggi rileviamo, oltre un tasso di interesse agevolato, l’assenza di documentazioni di spesa o motivazioni per ottenere il finanziamento. In merito ai tassi di interesse rileviamo un tasso nominale annuo corrispondente al 4,25%, cui vanno ad aggiungersi oneri di amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi.
Piccolo prestito Inpdap calcolo rata: simulazioni calcolo
Entriamo nel merito della questione Piccolo prestito Inpdap calcolo rata. In base ai dati ufficiali Inps, per un finanziamento dall’importo lordo di 5mila euro da restituire in 12 mesi, avremo una rata da 426,14 euro. Gli interessi di differimento ammontano a 25,95 euro, mentre gli oneri amministrativi sono 25 euro. Nel caso di un lavoratore con età inferiore a 59 anni, l’importo netto sarà di 4.940,55 euro e spese fondo garanzia di 8,50 euro.
Se invece distribuiamo in due anni il rimborso del finanziamento, la rata sarà di 217,50 euro. Inalterati rispetto al Piccolo prestito annuale gli interessi di differimento e gli oneri amministrativi. Le spese fondo garanzia toccano i 17,50 euro per un importo netto pari a 4.931,55.
Finanziamenti Inps ex Inpdap: gli altri prestiti Inps
Vi ricordiamo che il Piccolo prestito è solo una delle opportunità di accesso al credito garantite da Inps. Insieme al Piccolo prestito abbiamo infatti i Prestiti pluriennali e il mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa.
I Prestiti pluriennali Inps sono di due tipi: diretti e garantiti. Solo i primi sono erogati direttamente da parte dell’ente previdenziale, mentre i garantiti sono forniti in convenzione da istituti bancari e finanziarie.
I Prestiti pluriennali diretti si rivolgono sempre a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Anche se a dispetto del Piccolo prestito, la spesa affrontata deve rientrare nell’ambito delle istanze previste dal regolamento Inps, e deve essere documentata.
Il processo di rimborso è basato sulla cessione del quinto, ciò significa che la rata non può eccedere la soglia di un quinto dall’assegno mensile. La durata è quinquennale (60 rate mensili) oppure decennale (120 rate mensili).
Il tasso di interesse è del 3,50%, che va a sommarsi alle spese di amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi.