Prestiti Inps ex Inpdap per insegnanti statali: importi e tassi 2024
Con la soppressione dell’Enam, avvenuta nel 2010, tutte le prestazioni previdenziali e creditizie che in passato facevano capo all’ente previdenziale sono passate di competenza dell’Inps. L’Istituto si occupa infatti della previdenza di insegnanti e direttori scolastici statali, nonché di erogare il piccolo prestito Enam Inps.
Si tratta di prestiti a tasso di interesse agevolato riservati agli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale dell’Inps. Concessi solo a fronte di specifiche necessità, i piccoli prestiti Inps ex Enam consentono di ottenere somme relativamente basse.
L’importo massimo finanziabile viene definito in base al reddito del beneficiario. È possibile ottenere fino a due mensilità di stipendio. A tal proposito si fa riferimento allo stipendio in godimento, comprensivo degli assegni a carattere continuativo e fisso.
Il tasso di interesse è fisso all’1,5%. Sull’importo lordo del finanziamento si applicano inoltre le spese di amministrazione, ed è previsto il pagamento di un premio per il Fondo di Garanzia dell’Inps. Oneri che sono calcolati con l’applicazione di un’aliquota dell’1% sull’importo lordo del finanziamento. Le spese e le somme dovute a titolo di interessi sono detratte direttamente alla fonte.
Quando è possibile ottenere i prestiti Enam
Il piccolo prestito Enam Inps viene concesso solo a condizione che vi siano determinate condizioni. Ai fini dell’accesso al credito innanzitutto il richiedente deve risultare in attività di servizio e assunto con contratto a tempo indeterminato. Devono mancare poi almeno due anni al suo collocamento a riposo.
I prestiti ex Enam vengono accordati solo per affrontare una delle situazioni contemplate dall’Inps. Riportiamo di seguito le finalità ammesse dall’ente previdenziale.
- nascita o adozione di uno o più figli;
- matrimonio del richiedente o dei figli;
- morte di familiari;
- malattie gravi del richiedente o di familiari;
- acquisto dell’abitazione da adibire a prima casa;
- interventi di manutenzione straordinaria della prima casa;
- mutuo in corso per l’acquisto della prima casa;
- cure odontoiatriche del richiedente o di familiari a suo carico;
- cambio di residenza;
- acquisto di un’auto;
- frequenza a corsi universitari da parte del richiedente o dei figli;
- eventi straordinari che comportano uno stato di particolare necessità economica.